Uno dei migliori della saga insieme al "calice di fuoco"! Dopo la soddisfacente riuscita dell'"ordine della fenice" e alla temporanea delusione del "principe mezzosangue" rieccoci con un successone! Avvincente, coinvolgente, pieno di suspanse, molto cupo e ricco di battaglie e di un po' di sangue... sta diventando molto pesante (in senso positivo, ovviamente!) nel senso di più thriller/horror! Moooooooooooooooooolto ben fatto! Fantastico! E' TUTTO PRONTO PER IL GRAN FINALE! E dai trailer e gli "Sneak Peek" si prospetta un finale col botto! Mi commuoverò, è certo! Il 13 Luglio mezzo mondo e oltre si soffierà il naso tra le lacrime di commozione! Ma Harry Potter non morirà mai, mai! Non finchè continueremo a vedere i film e a leggere i libri! 10 stelle non per aumentare la media ma perchè se le merita tutte! TUTTE! STUPENDO!
Ciao,
io sono andata ieri sera al cinema e x me è uno dei film della saga migliore!
Mi dispiace solamente che sia stato preceduto dal Principe Mezzosangue, che a mio parere è stato troppo basato sull'amore ed è pieno di scene tagliate, anche di vitale importanza (la bacchetta di Silente, alla fine del 6 era sulla sua scrivania e casualmente, alla fine del 7 appare nella sua tomba).
Anche l'inizio del 7 mi è parso confuso, in 30 secondi Tonks e Lupin cercano di dire che si sono sposati e lei è incinta, ma Moody non li fa parlare, invece, alla fine del 6 libro, si capisce che sono innamorati e che presto si sarebbero sposati.
L'ho trovato molto simile al libro e dato che è stupendo, meglio così!
La scena della distruzione dell' Horcrux è stata fatta in modo perfetto, così come quella della riunione dei Mangiamorte. Anche le scene di azione di Nagini, sono spettacolari.
Gli effetti speciali sono fantastici, incredibili!
Primo tempo del capitolo finale sulla celebre saga libresca che richiama ad ogni puntata orde di proseliti, frotte di pargoli con genitori al seguito, accolite di teenager iper-eccitate e sbarbatelli di primo pelo, a dispetto del quasi ventiduenne protagonista, di cui rimane solo la celebre montatura degli occhiali a rievocarne le gesta dei primi episodi. Il film trasmette sin dall’inizio un senso di precarietà, grazie anche a una colonna sonora appropriata e incalzante. I protagonisti, finalmente liberi dal placido recinto della scuola di magia di Hogwarts, hanno una interazione molto più dinamica per la maggiore ricchezza delle ambientazioni, dai paesaggi spettrali alla deserta landa britannica. La mancanza di ritualità in questo episodio potrà forse scontentare i fan più affezionati ma certamente farà stropicciare gli occhi del cinefilo più entusiasta che si aspetta una rottura dei consunti clichè su cui si adagiava la saga sino al precedente episodio. Nella visione pedagogica che indiscutibilmente accompagna il lavoro della Rowling, finita la scuola, ora i nostri eroi devono affrontare la vita e le loro paure. Se sullo sfondo, dapprima, la tranquilla attività di quella singolare accademia, che rappresentava un porto sicuro per i nostri eroi, era solo adombrata dall’inquietante figura di Lord (TU-SAI-CHI) Voldemort , in questa rappresentazione essa prende corpo e “il lato oscuro della forza” vince su tutto, inondando lo schermo di una visione cupa, fotografata splendidamente, che avviluppa lo spettatore, legandolo a scenari tenebrosi, emotivamente in crescendo, nell’attesa spasmodica di una possibile imminente apocalisse. E’ ovvio che in questo affascinante quadro a tinte fosche, non mancano delle trasposizioni, vincolate alla primitiva natura del racconto. Inutile soffermarsi sul confronto tra il testo e la scrittura cinematografica nel quale si potrà addentrare, magari in accalorate dissertazioni tra i banchi di scuola, lo spettatore medio. Ma tant’è, bisogna accontentare i fan.
Ed ecco quindi spuntare riferimenti di carattere figurativo ed evocativo (l’essenziale e scheletrico disegno animato che spiega la favola dei doni della morte), intimistico (nell’evoluzione interiore dei personaggi e l’affiorante dualismo tra Harry e Ron verso gli atteggiamenti ambigui di Hermione ), e di pura fascinazione (l’attesissimo bacio tra Harry ed Hermione che, furbescamente, per la sua natura visionaria, non li compromette lasciando aperto ogni futuro scenario, o l’Horcrux che irretisce il portatore di cui fu antesignano “l’anello” di Tolkieniana memoria). Pur rappresentando, nella forma e nella sostanza un incompiuto filmico, il mestierante David Yates realizza stavolta un prologo quasi da manuale in cui nella classica visione della lotta tra bene e male, quest’ultimo vince sempre la prima battaglia, ma l’esito della partita è, almeno per l’ignaro spettatore, se non negli esiti, certamente nei modi, tutt’altro che scontato.
L'avventura è quasi giunta al termine per il mago Daniel Radcliffe, che stavolta giunge (forse) per l'ultima volta faccia a faccia con l'assassino dei suoi genitori, Lord Voldemort. Un film cupo e distante, come ben già sappiamo, dagli splendidi primi due lavori di Chris Columbus. Nonostante le differenze e i mancamenti (il buon Silente, la scuola e altri personaggi che verranno a mancare durante il film) è comunque un'avventura forte e piena di colpi di scena ma questo è solo l'inizio.
si, penso sia il peggiore della serie.si sente la mancanza della ambientazione nella scuola di Hogwarts.....ci sono lunghi silenzi e noia.ci hanno fregato alimentando aspettative per l'ultimo atto. ciao
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(7/10)
