Le ultime prove del maestro Clint, da "Mistic River" in poi, mi avevano entusiasmato ogni volta. Con il precedente "Invictus" le cose hanno cominciato a vacillare un pò e ora siamo nuovamente in bilico. Non dico che sia una brutta storia o che sia recitato male, anzi. Di questo argomento non se ne parlerà mai abbastanza e Matt Damon si conferma una scelta azzeccata del regista, ma qui servivano delle situazioni più coinvolgenti. Le tre storie sono raccontate bene, si intersecano persino in un lieto finale (cosa rara per Eastwood!), ma secondo me il vero messaggio che voleva lanciarci il film si è perso per la strada. Peccato. Magari un montaggio accorciato di una ventina di minuti e una sceneggiatura più mirata alle reali paure e incertezze riguardo la morte ne avrebbero fatto un ottimo film. Da vedere comunque.
Probabilmente non è il miglior film di Clint; Ma non penso sia il caso di criticare il regista descrivendo tale pellicola come inguardabile perchè non è così; Diciamo che il film ha un ritmo lento ed è un pò piatto in diversi punti, ma non era facile realizzare una buona pellicola su questo tema; Clint alla fine se la cava discretamente propinandoci un film non eccelso ma nemmeno da buttar via; qualche sequenza interessante c'è e il film non scade mai nel ridicolo; do un 7 arrotondato per eccesso
Ma come fa qualcuno a scrivere Clint "pessimo regista" e "pessimo attore"...
Robe da pazzi, andate a vedervi Natale in Africa che è quello che meritate
Cosa c'è "dopo"? Se lo sono chiesto in tanti, ce lo chiediamo noi, se l'è chiesto Clint...ma sembra che non gli interessi molto condividerlo con lo spettatore. A parte i primi, impressionanti, dieci minuti, il film scivola via sullo schermo ma rimane lì, sospeso, lontano. Una tematica del genere, piaccia o no, tocca sempre qualche corda nascosta. Questo no. E sembra non curarsene affatto. Un effetto forse voluto, forse no, ma Eastwood ha fatto decisamente di meglio. Mi auguro di cuore che abbia dell'altro in cantiere.
Questo è un film che mi ha fatto provare moltissime senzazioni.Concentrandomi sono riuscito ad entrare nella storia e devo dire che è molto toccante, tormentato, ti lascia un profondo senso di solitudine, tristezza ma anche di speranza e di rinascita.Nel suo genere è fatto benissimo, gli attori sono tutti molto bravi.La scena iniziale sembra che dia inizio ad un film pieno di effetti visivi ma non è così.Questa è un'altra particolarità che ho apprezzato molto.Il finale è bellissimo, con un dettaglio che spero sia stato capito e ti lascia pensare davvero per parecchio tempo.Lui alla fine incontrando la giornalista francese, trova la felicità perchè percepisce che sarà la donna della sua vita.Da li in poi perde i suoi poteri di sensitivo.Questo perchè i poteri che aveva non erano accettati da lui e il suo stare da solo esaltava quella capacità che odiava.Trovando l'altra metà entra in un periodo felice della sua vita e perde psicologicamente il potere di sensitivo, causato da un trauma celebrale ma anche da uno stadio di depressione derivante dalla solitudine.Due anime unite da due esperienze di avvicinarsi alla morte in modo differente.Questa è pura poesia ma non tutti la sanno capire.Ora butto giù una critica.Credo proprio che la recensione del sito è stata scritta così perchè appunto non si è saputo percepire l'anima del film.In parole povere non si è andati al di la del proprio naso, descrivendo il film soltanto tecnicamente risultando molto superficiali.Spero accettiate la critica.Adios!!!!!