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The Last Station

Opinioni presenti: 2
Media Voto: Media Voto: 8 (8/10)

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bello

(9/10) Voto 9di 10

il film è fatto molto bene, le ambientazioni, il colore, il cast stellare e la storia degli ultimi giorni di Tolstoj, grande autore di Guerra e Pace.ho noleggiato questo film inizialmente attratto dal cast, dalla H. Mirren e dal grande C.Plummer e poi ho apprezzato il grande sforzo del regista di fare un film solo sull'aspetto squisitamente familiare dello scrittore russo.grande Plummer e grandissima Mirren. 9 e mezzo.



nick, 47 anni, bollate (MI).




L'opinione di Riccardo

(7/10) Voto 7di 10

Non mi stancherò mai di ripetere che il più grande difetto di questi film in qualche modo "biografici" è che sono come la vita, a tratti noiosa. Il film è sontuoso, imponente, con scenografie e costumi favolosi. La fotografia è buona e la regia è discreta (nel senso non invadente) come si conviene in un film in cui l'arte viene sostituita dalla realtà regalando allo spettatore più una buona foto che un grande dipinto. La storia è nota, l'ultima parte della vita di Tolstoj che vira a questa specie di filosofia religiosa basata sul Discorso della Montagna di Gesù e condita con poche e semplici regole di comportamento. Ispirata a queste sue idee il suo grande amico e seguace Čertkòv crea una specie di Setta dei Tolstoiani del quale sembrerebbe abbastanza in dubbio lo stesso Tolstoj. In realtà Tolstoj mise in pratica definitivamente le sue idee (semplicità, povertà, pacifismo) con la fuga dalla sua grande casa piena di agi mettendo fine anche alla sua ipocrisia: vestire da povero in una casa da re. L'aspirazione di Tolstoj era il distacco dalle cose materiali per avvicinarsi a Dio. Il film in realtà restituisce un Čertkòv che sembra contraddire il suo stesso movimento in realtà credo che anch'egli vestisse alla Tolstoj, cioè poveramente. Il film comunque nonostante la sua aria da Kolossal presenta tutta la sequenza degli ultimi anni di Tolstoj in forma manieristicamente perfetta ma con poca anima. Comunque un pezzo di storia che merita di essere ricordato. Un appunto agli attori: il cast è grandioso ma veramente poco si addice all'etichetta di una nobildonna di tale rango e popolarità il comportamente che la Mirren fa assumere alla moglie di Tolstoj.



Riccardo, 41 anni, Montesilvano.





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