MI era gia` piaciuto "Salvatore cosi` e` la vita", ed ho apprezzato molto anche questo film firmato dal medesimo regista. Piuttosto ritengo eccessivamente severa, prevenuta e snob la stesura del recensore che non disdegna di srotolare l' intera trama del film( grazie ma se ce lo racconti tutto passa la voglia di vederlo.. !)
Ritengo il film da vedere, per chi vuole respirare aria siciliana con un accento per una volta catanese piuttosto che palermitano. Il cast eccezionale da tutto il contributo richiesto, straordinario Giancarlo Giannini, sostenuto da dei solidi e credibili Raul Bova, Enrico Lo verso e Maria Grazia Cucinotta che convincono con esperta sapienza ! Molti gli attori bravissimi, i 4 attori che rappresentano i 2 fratelli da ragazzini e da adulti trasmettono davvero tante emozioni.
Ho avuto la sensazione che il montaggio sul finale sia stato un po` troppo frettoloso, avrebbe meritato piu` attenzione per un film che sicuramente merita. Voto un 7 moderato con l' auspicio che questo giovane regista ci regali presto ulteriori pellicole, visto che la stoffa c'e` tutta !
Sto vedendo questo film in questo momento e sono a buon (si fa per dire) punto. Sono sollevato nell'aver letto la recensione di filmup perché guardandolo la parola trash era l'unica cosa che mi passava per la mente. Questo film e' una vergogna cinematografica. Brutto. Bruttissimo. E sono anche siciliano. Non mi stupisco ci sia la medusa dietro (aka berlusca). Vergogna anche alla cucinotta a roul Bova e incredibilmente a Nannini. Spero si siano ritrovati in questo Titanic di celluloide e se ne siano accorti troppo tardi. Vergogna alle associazioni siciliane che lo hanno finanziato.
Ammaliato da alcuni recenti prodotti del nostro cinema casalingo, mi sono recato a vedere questo film sperando di poter guardare anche stavolta qualcosa di gradevole. E invece questo film è terribile... la storia è inverosimile, malassortita, infarcita di luoghi comuni, ricca di repentini quanto inspiegabili cambi di scena/epoca storica/personaggi/defunto del momento... e i dialoghi? Vogliamo parlare dei dialoghi? Si sentono frasi ovvie del tipo "al sud dovete modernizzarvi e sindacalizzarvi" immerse in una sceneggiatura trash, già debole in partenza ed affondata dalla recitazione, caratterizzata da un'estremizzazione delle scene drammatiche che scivola quasi sempre nel ridicolo. I personaggi si muovono a caso... una ragazza è testimone dell'omicidio del suo capo e si da alla macchia, e dopo un numero imprecisato di anni si sveglia una mattina e decide che deve testimoniare come se niente fosse... oppure ancora: due personaggi si recano a torino per un breve intervallo di tempo, e nel frattempo al sud accadono, nell'ordine, una protesta contadina, l'omicidio di uno dei protagonisti, il suo funerale e pure fa a tempo a concludersi il processo all'assassino; momento in cui, visti i tempi della giustizia italiana, si tocca l'apice della panzaneria che contraddistingue la narrazione.
Andate a vederlo solo se ve lo offrono.