Ho avuto occasione di visionare questo titolo insieme ai miei due figli di otto e sei anni. Me ne avevano parlate delle amiche descrivendolo come un film sui generis e devo dar loro ragione.
Nonostante alcune scene un po' forti per dei bambini piccoli, la storia è davvero bella e raccontata bene. Con un po' di superbia ammetto che ho sempre guardato i programmi con i miei figli e raramente vieto o evito loro delle visioni (odio la censura), in questo caso nonostante le diverse scene un po' paurose, i miei piccoli hanno guardato più con curiosità che con spavento. Finalmente vedevano qualcosa di nuovo. Niente più belle principesse e streghe cattive, o animali parlanti moralisti e accomodanti. Finalmente in Brisby si può ritrovare una madre che da' tutta se stessa per salvare i figli, superando le avversità e noncurante dei pericoli. Mi sono commossa quando il mio Giacomo alla fine mi ha domandato . Credo che questo cartone metta in rilievo i veri valori che dovrebbero colpire un bambino, amore e spirito di sacrificio per qualcosa che ami, non la solita storiella di principe e principessa oramai noiosa per quanto scontata. Lo consiglio a tutte le madri in cerca di qualcosa di particolare per i propri figli, ma è caldamente raccomandato di essere presente durante la visione visto che alcune scene potrebbero essere troppo forti per dei bambini (ma è giusto che sia così).
Davvero un ottimo cartone. Visto da piccolo numerose volte, ho voluto ripetere l'esperienza da adulto e devo dire che sono rimasto incredibilmente sorpreso. Al contrario dei classici Disney, adatti sia ai bambini che agli adulti (ma pur sempre rimasti un po' bambini dentro), Brisby e il segreto di Nimh si dimostra un prodotto decisamente maturo. Probabilmente non tutti i bambini lo riescono ad apprezzare, sono molte le scene che "fanno paura", nonché le macchinazioni e l'angoscia dei vari personaggi, eppure lo stampo è Disneyano. Infatti gli autori sono degli ex dipendenti della famosa casa di cartoni animati, ma hanno voluto dare vita ad un lungometraggio che, sotto molti aspetti, supera i titoli dei loro ex datori di lavoro. Certamente la risposta commerciale non poteva essere adeguata, ma sono convinto che ancora oggi quei pochi che hanno avuto modo di vedere questo bellissimo cartone, se lo ricordano. E invito a riguardarlo, perché è molto meno banale di quanto ci si potrebbe aspettare da un cartone animato americano, inaspettatamente, tra l'altro.
Esordio cinematografico del bravo Don Bluth, regista americano d'animazione disneyana ma dai disegni più realistici. Questo suo film, di notorietà inesistente, è il più estroso e cupo a livello figurativo; è una storia che, pur non incontrando il favore dei più piccoli, ha fascino: scene campestri di autentica tensione drammatica si alternano a momenti di risate a denti stretti ma prevale la prima componente. Personaggi umani evanescenti. Le musiche di Jerry Goldsmith anticipano i momenti cruciali del racconto in maniera soprendente. Bellissima la canzone dei titoli.