I film-commedia di oggi (vedi Zalone-Pieraccioni-Boldi-De Sica e gli ultimi di Verdone,confrontati ai film di Sordi-Tognazzi-Gassman-Manfredi diun tempo sono semplicemente osceni. Ed il guaio è che all'orizzonte non si intravvede nessuno degno di sostituirli.
Film che non si discosta molto dall'odierno mediocre cinema italiano. Uno pseudo road-movie colmo di cliché e situazioni trite e ritrite: i quarantenni in crisi o incapaci di diventare adulti, il viaggio come metafora della vita... Un film che vuole essere poetico e scanzonato, ma in realtà risulta prevedibile, stupidotto, scontato fino a diventare fastidioso... fatta eccezione per 2-3 scene appena divertenti, ma niente di più. Il finale poi è il trionfo del già visto: non lo racconto ma la storiella di Gazzé è patetica, anche le altre sono sullo stesso livello, la Mezzogiorno non la valuto, perché accanirsi su una persona che ha affermato di aver imparato tanto nei centri sociali come il Leoncavallo?!
Per puro caso mi e` capitato di vedere questo film sconsigliato da tanti che hanno gli occhi abbagliati dagli effetti spettacolari che di spettacolare hanno solo i costi per realizzarli.
Poetico nella sua semplicita`.
Ricco, ricchissimo di emozioni visive e stimolanti. Assai di piu` di film che si possono fregiare (solo grazie ai Produttori) di Oscar strombazzati in tutte le salse.
Scorrevole, come sono comunque scorrevoli i fiumi che procedono sinuosamente fra boschi e radure con improvvisi squarci su orizzonti lontani.
Mancheranno le emozioni personali del rafting, ma chi apprezza meglio il mondo che lo circonda se non quello che percorre a piedi un sentiero?
Delizioso e raffinato. Passa quasi inosservato, ma e veramente interessante il girovagare con un microfono in mano a raccogliere i suoni della natura.
Una dichiarazione d'amore per una terra che, fortunatamente, e` rimasta sconosciuta a chi poteva solo rovinarla.
Un tempo dedicato alla visione che in pochi dimostrano di meritarsi.
Un film dove gran parte di chi ha partecipato si deve essere divertito piu` che in qualsiasi altra occasione cinematografica. Questo fatto e` intuibile anche solo vedendo le riprese in presa diretta oltre che nel dietro le quinte.
Bravi tutti, nessuno escluso.
Sapeste quante cose mi ha fatto venire in mente...non ultima quella di andare a conoscere una Lucania che non credevo che esistesse. Parola di chi ha la Toscana nel cuore.
Paesaggi molto belli, inizio interessante, ma film senza continuità, lento, tanto da fartelo sembrare interminabile, non suscita emozioni, semplicemente non vedi l'ora che finisca.
Lascia indifferenti e non coinvolge. Personaggi poco caratterizzati. Mi è piaciuto solo Max Gazzè. Cmq non si ride e nemmeno si sorride! Una lenta agonia in attesa che finisse, pesantissimo.