prima di tutto volevo sottolineare diverse similitudini con "la nona porta" (che mi è piaciuto molto) sia per quanto riguarda certe inquadrature (soprattutto nell'inseguimento) che per l'atmosfera misteriosa che aleggia per tutto il film; stavolta però non siamo alle prese con un libro satanico ed esseri soprannaturali, ma con una biografia di un ex primo ministro, il quale nasconde parecchi scheletri nell'armadio insieme ai suoi collaboratori; in quanto a stile, il film è molto curato, le ambientazioni sono azzeccate (stupenda la villa in riva al mare), certe scene sono geniali (quella degli ultimi 10 secondi su tutte); sul lato delle cose meno positive, ci metterei forse la trama nel complesso sufficiente, ma senza particolari cambi di registro e grandissime novità (sostanzialmente una specie di spy-story di complotti nascosti in cui viene immersa la figura del ghost writer che esce dal suo normale ruolo e vuole scavare a fondo), e il ritmo non elevatissimo, anche se in tal caso è una scelta che trovo forzata per creare la giusta atmosfera e la sensazione di mistero; in ogni caso, molto schiettamente, avrei visto di buon occhio qualche scena d'azione/uccisione in più; bravo mcgregor, brosnan non si vede tantissimo ma va bene nelle vesti dell'ex premier, più che discreti i vari attori di contorno tra cui vediamo diversi volti conosciuti; voto personale 7,5
Rimango abbastanza stupito nel leggere certi commenti entusiasti. Il film e' di ottima fattura, gli attori sono all'altezza e ben diretti. Polansky sa fare il suo mestiere e tessere atmosfere che coinvolgono e convincono.
Ciò che ho trovato piuttosto banale e' la trama, prevedibile, perfino un tantino elementare in alcuni passaggi.
Paragonare il film ad un capolavoro Hitchcockiano equivale a bestemmiare.
Interessante l'accusa nemmeno troppo velata alla politiva estera di Blair.
Da vedere, ma non un gran film. Lo dimenticheremo presto.
Senza dubbio l'ennesimo capolavoro di Roman Polanski, le cui vicende personali non devono assolutamente passare in primo piano rispetto al suo talento. Bisognerebbe saper scindere le due cose, specialmente di fronte a un film come questo, o come il Pianista, Chinatown e L'inquilino del terzo piano.
Partiamo dal presupposto che questo non è un film alla portata di tutti. C'è un'intelligenza e una ricercatezza in ogni singolo minuto della pellicola, che rischia di essere "troppo" per chi preferisce tutt'altro genere di film. Per quelli che invece trovano un enorme piacere nel seguire Polanski e nel ritrovare quei tratti tipici in ogni suo film, questo è assolutamente un capolavoro.
Tensione fino all'ultimo minuto, colpi di scena, rivelazioni nelle ultime scene, senso di claustrofobia, scenari inquietanti che vanno dai toni tenui del cielo perennemente nuvoloso dell'isola, alle tinte scure del bosco e della notte nei momenti più drammatici. Insomma, un film di Roman Polanski. Basterebbe dire questo per descriverlo.
Se volete un film tutta azione stile 007 o con effetti speciali tipo avatar non è un film che fa per voi. Se invece volete un bel thriller politico, la cui trama si svela a poco a poco, con una regia e interpreti oserei dire perfetti, con colpi di scena e trama indiscutibili, ecco, l'uomo nell'ombra è il film che fa per voi. Per me non è stato minimamente noioso, la trama si sviluppa eccellentemente gradino dopo gradino, portando lo spettatore a elaborare idee che poi possono anche cambiare radicalmente durante il film. GRANDE POLANSKI...dopo tanti anni ha ancora la capacità di firmare un film eccellente. a Chi ha dato 1 consiglio film come "la casa 1, 2, 3..." oppure film tutta azione e niente contenuto.