Alla solita trama scontata, alla ruffianaggine serpeggiante, ai caratteri non ben definiti, ai salti di umore repentini e non giustificabili, si unisce un finale veramente discutibile.
Il protagonista é imbrigliato nel suo appeal e in un sorriso sempre autocompiaciuto che tralascia solo per fare a cazzotti o per dire frasi precostruite.
Un film che si muove per quanti ed a forza di saltare ti scombullosa lo stomaco.
L'intero cast è mediocre.
Robert Pattinson si dimostra un grande attore con possibilità di sviluppo in ruoli validi, non solo come bel vampiro o bell'allievo leale e generoso di Hogwarts. La parte sembra ritagliata su di lui e andargli a pennello, sa essere credibile anche nei momenti del film che rischiano di essere più scontati come la discussione accesa con il padre in sala consiglio. Grande nel ritratto del fratello protettivo della sorellina, grande nel suo rapporto con l'amico, abbiamo veramente di fronte un attore che si farà non solo perchè bello, ma perchè dotato e intelligente. Molto piacevole la recitazione di Emilie De Ravin, la sua fiamma, incantevole, interessante la recitazione sotto le righe di Brosnan, che si conferma come un vino buono, più invecchia più è gradevole, e Chris Evans poliziotto iperprotettivo ricama un ritratto dolente e ansioso di padre. MOlto bravo l'attore che impersona l'amico scanzonato dedito alle conquiste femminili e all'alcool. La trama è ben costruita, la fotografia sottolinea i momenti di malinconia; un film che consiglio vivamente, con un colpo di scena finale inaspettato, che ovviamente io non svelo e che spero nessuna delle recensioni successive sveli, perchè dà un po' il senso a tutti i personaggi e alla vicenda nel suo insieme.
Il dolce per primo è quello che prende la protagonista a pranzo,perchè potrebbe cadere un asteroide e non riuscirebbe più a mangiarlo.
In questo film si parla delle scelte, dei comportamenti che condizionano la nostra vita, di quello che diciamo o non diciamo.
Dell'amore che proviamo per i nostri figli,ma che non riusciamo a dimostrare, della fatica di vivere e di superare il dolore,delle battaglie contro le ingiustizie, delle insicurezze dei giovani ma anche della loro forza.
Si parla soprattutto di amore:filiale, fraterno, paterno e di coppia.
Un bel film con un'ottima fotografia,che ci fa amare New York, ancora una volta, nonostante tutto.
Non intendo successa per davvero, ma Reale.
Sono reali tutti i personaggi e sono tutti "possibili", in un mondo dove non si capisce più cosa lo sia per davvero.
Un film che strappa solo per ricucire, che mente per dire la verità e che e che alla fine ci riesce.
Merito del Regista e dei suoi protagonisti mai scontati.
La volontà che ha sorretto i newyorchesi dopo l'11 settembre è la stessa che trapela nella trama.
Il dramma è sempre alle porte l'importante è continuare anche se può sembrare impossibile . . .
Nonostante l'inizio a dir poco agghiacciante, crudo e violento, il film diventa fin da subito molto più lento. Il tutto ruota attorno a due giovani esageratamente in conflitto con i rispettivi genitori che incolpano delle rispettive perdite subite. Non sarebbe male nonostante la sua lentezza, ma qualcosa non torna: al di la del finale originale e sorprendente, la sorte del protagonista la si può intuire già a metà del film, posizionandolo in un angolino per tutto il resto della pellicola fino al fatidico e prevedibile evento, il che dà un penalizzante tono di scontatezza e banalità... Peccato.