E'onestamente la prima volta che vedo un film dei fratelli coen,film molto significativo,ma troppo lontano dalla mia realtà,dialoghi troppo lenti e protagonisti veramente irritanti per la loro passività di fronte agli eventi della vita.il finale credo che sia la cosa più bella del film.
Quello che i Cohen ci presentano è noto .... già lo sappiamo...altri film ce l'hanno detto....l'arte iperrealista americana ce l'ha illustrato......(a parte forse il condimento "ebraico").
Negli anni '60 in Europa la dimensione esistenziale viaggiava su altri piani, tuttora c'è differenza.
L'arte dei Cohen è espressione della "società americana" ed entrambe non sono grande cosa.
Il film narrà la complicata vita di un ordinario ebreo americano che va letteralmente a rotoli a causa di una serie di eventi apparantemente incontrollabili.
il film è sicuramente piu apprezzabile da parte degli ebrei americani, e risultata piu difficile la comprensione di sfumature, battute e frecciate disseminate lungo le 2 ore di durata del film.
I cohen (anch'essi ebrei) si burlano di alcuni aspetti della loro religione e ne criticano l'affidarsi troppo spesso ad un destino che sembra essere gestito da forze superiori, cosa che è spesso avvenuta nella storia delle'ebraismo anche durante la Shoa.
Non concordo con chi sostiene che i Cohen siano dei fatalisti e dicano: "non c'è niente da fare, tutto è casualità"
Certo, il meraviglioso finale (due punti in piu) ci dice che una buona parte della nostra esistenza è fuori controllo, ma non tutto.. Il protagonista può riconquistare la moglie ed invece accetta passivamente le sue decisioni.
Tuttavia il film ha secondo me diverse lacune, soprattutto i dialoghi, punto di forza del cinema dei Cohen, non mi hanno entusiasmato ed anche il ritmo avrebbe potuto essere un pò piu sostenuto senza impoverire il messaggio finale.
Insomma da vedere, ma con molta attenzione ed un minimo di cultura storico/cinematografica
Non condivido le opinioni di chi afferma che questo film è criticato solo da chi non usa il cervello.
Ma io dico ci vuole questo film per far capire alle persone che a volte la vita può fare schifo, che a volte le cose non tendono a migliorare e non si può far nulla?
Il film è molto lento, il 96% delle scene è di una noia mortale: colpa delle scene che sono molto ripetitive
All'entrata del cinema avrebbero dovuto mattere questo cartello: "Attenzione, non per tutti", così i recensori dei primi commenti a questo film profondo e difficile se sarebbero andati a vedere il solito cinepanettone e se ne sarebbero tornati a casa felici e contenti, pronti per la prossima puntata del GF.
Da grande estimatore dei fratelli Coen devo dire che questo sembra quasi un loro film degli esordi (Crocevia della Morte, qualcosa di Barton Fink), con ritmi apparentemente lenti e molto introspettivo. Il film è pervaso da un'atmosfera cupa ed opprimente e siamo sempre in attesa che al povero protagonista succeda qualcosa di brutto. Quando, verso la fine, le cose sembrano (quasi) aggiustarsi, ecco che arriva il tornado, per cui non contano + i famosi 20$, il voto al coreano o il conto dell'avvocato...
il finale l'ho trovato geniale, all'altezza del resto del film. Voto 9, perchè il 10 lo merita solo Il Grande Lebowsky.
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(6/10)
