Un bel film con belle riprese e inquadrature da fantascienza classica, supportate magistralmente da un ottimo lavoro di effetti sonori, silenzi inclusi. Non riesco a comprendere chi ravvisa "copiature" in questo film; pare ovvio che in un film sulla luna ci debbano essere una base lunare e paesaggi lunari... o no?
La trama è semplice ma originale e vi colpirà con due elementi molto forti: il primo, più evidente, è l'uso del clone in spregio a qualsiasi comportamento etico/morale; il secondo (ma dovete immedesimarvi) è il dramma del protagonista, che non riesce a capacitarsi della discrepanza tra i suoi ricordi e la realtà...
Vi turberà appieno solo se lascerete da parte le presunte somiglianze con Odissea 2001 e vi concentrerete nel capire quale può essere la sofferenza di un uomo "preso in giro" nei suoi ricordi affettivi. La frase emblema del film è quando il clone dice alla macchina: Gerty ricorda sempre che siamo persone! (ma perchè i recensori di FilmUP citano sempre le frasi più insulse?)
Non si può non soffrire, vedendo Moon, assieme al protagonista che scopre che la sua vita è fasulla, è una presa in giro, e lui viene considerato meno di niente dai suoi datori di lavoro. Emblematico il disumano "ritorno a casa" dei vari cloni, nella navicella che li avrebbe dovuti ricondurre a casa con un viaggio in ibernazione di 3 giorni, e invece...
L'unico essere "umano" nel vero senso della parola con cui i protagonisti hanno a che fare è Gerty, il robot...e questo la dice lunga... Straziante la videochiamata di Sam a sua figlia, quel "Voglio tornare a casa" così angosciante non può lasciare indifferenti. era un pezzo che non mi entusiasmavo così per un film, forse da The Island, altro film con tema simile. Ed è stato fatto con un budget ridicolo e con in pratica un solo attore... Perchè Sam Rockwell non è stato nominato per un Oscar? Senza il titolo altisonante è vietato? Grazie a Sky per aver proposto questo film!
Sono andato a vederlo senza alcuna pretesa essendo stato pubblicizzato poco invece si è rivelato un gran film.È un film ke tratta il tema dei cloni, già visto in molti film, ma nn annoia affatto anzi riesce ad attrarti.Peccato per il finale ke viene affidato ad un "discorso" sbrigativo nn degno del film.
Questa non è pedissequa parafrasi della storia del film anche perchè il regista non imbastisce una storia dinamica ma, con intelligenza, ci porta dentro il difficile confronto dell'uomo nello spazio con se stesso. L'esordio del regista Duncan Jones è eccelente per aver saputo esprimere un lavoro in profondità: il silenzio dello spazio mette in dubbio noi stessi e la nostra consapevolezza.
Dove recuperarci? Volutamente celato. Un Duncan Jones, veramente promettente, lascia aperte delle domande che renderanno questo film solitario anche un splendido thriller di fantascienza.
Nell' approccio con se stesso in questa base lunare tutto sembra normale, ma non è così, andiamo insieme a vedere e a verificare.