Concordo totalmente con l' opinione di Claudia da Como, potrei averla benissimo scritta io. Il primo capitolo pur non avendomi esaltato mi è risultato tutto sommato piacevole, nel secondo invece ci sono parecchie cadute di stile come il gigante biondo, abbastanza patetico, Lisbeth che esce dalla tomba dopo essersi beccata tre proiettili... sembra una super-hero completamente fuori luogo dal contesto. Per il resto lo svolgimento è senza mordente e non nego di aver sbadigliato in più di un' occasione anche se a questo punto guarderò il terzo per concludere la saga sperando in qualcosa di meglio anche se a questo punto non mi aspetto fuochi e fiamme.
Premetto che parlo senza aver letto i libri. Il primo film, pur con molte riserve, mi era tutto sommato piaciuto, ma questo secondo capitolo della saga è decisamente sotto tono. Parte lentamente ma bene, si prende i suoi tempi per ricollegarsi al prequel e per introdurre la nuova indagine, riuscendo a suscitare interesse; purtroppo appena comincia la storia vera e propria (ritrovamento dei due cadaveri) il coinvolgimento inizia a venir meno, fino a sparire definitivamente nel secondo tempo, il quale mi ha regalato momenti di incredibile noia. La colpa è della regia anonima e piatta, incapace di generare suspance o tensione; sinceramente parlando ad un certo punto non mi importava più un piffero scoprire quale fosse il mistero dietro agli omicidi, sempre che quello fosse l'argomento principale del film dato che non si capisce nemmeno se il giallo legato all'indagine giornalistica fosse una sottotrama rispetto al racconto del passato di Lisbeth o viceversa. Deludono pure i personaggi: molti sono mere macchiette, altri nemmeno quello, ma sagome vuote che appaiono e scompaiono senza che si capisca quale sia la loro utilità all'interno della trama - sempre che ne abbiano. Lisbeth, che era l'elemento di maggior interesse del prequel, svela importanti dettagli del suo passato, ma nonostante ciò il suo personaggio perde di interesse e credibilità, sembra quasi una supereroina da fumetto per ragazzi: immortale, indistruttibile, ha sempre un piano che funziona (anche quando è insensato) e la sua famiglia è composta da casi umani altrettanto invulnerabili. Pessimo come al solito Mikael, che qui mi è difficile persino considerare coprotagonista: nel film precedente il suo scialbo personaggio si teneva a galla grazie all'interazione con Lisbeth, lasciato solo affonda inesorabilmente, mostrando la sua completa mancanza di carisma; il suo interprete, mantenendo la stessa espressione beota per tutto il film, non aiuta di certo. Se a tutto questo aggiungiamo situazioni da spy story di serie B, gente che esce dalla tomba in stile zombie (o Kill Bill) e una lunga serie di coincidenze forzate ecco che il 5 è servito. Guarderò sicuramente il prossimo capitolo per completare la trilogia, ma nel complesso questa saga mi sembra molto sopravvalutata. PS all'inizio del primo film Lisbeth dichiara di avere 24 anni; ora ne ha 28 anche se, facendo due conti, dovrebbe essere passato solo un anno e mezzo da allora, massimo due. Altra svista dovuta al malo adattamento?
Se 'Uomini che odiano le donne' si è dimostrato un giallo intrigante e ben costruito, questo secondo capitolo della trilogia mi è parso molto fiacco e noioso. La prima ora regge dignitosamente, poi la terra comincia a franare sotto i piedi ed il regista, mantenendo un ritmo altamente soporifero, non riesce a salvare quanto di accettabile costruito in precedenza.
Non avendo letto il romanzo, poi, ho trovato oscuri alcuni passaggi. Certi frangenti, ai fini della vicenda, mi sono sembrati inutili e l'atmosfera ha costantemente mantenuto una codizione atona e monocorde. Nel complesso, non mi sento di assegnare la sufficienza a questo film benchè sia consapevole che, in giro, vi sia di molto peggio. Un'ultima considerazione: la Rapace sarà pure brava ed azzeccata nel ruolo di L.S. però.... ammazza quant'è brutta!!
E' raro trovare un film che sia all'altezza del libro da cui è tratto. Non è sicuramente questo il caso. Trama fedele, ma manca tutto il resto. Ritmo, suspance, atmosfere, la profondità dei personaggi. Decisamente meno riuscito del primo capitolo della triologia, che tutto sommato era un Thriller ben fatto. Il sospetto è che si tratti di un film girato alla svelta e in maniera sbrigativa, per cavalcare al botteghino l'onda del successo di Larsson.
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(6/10)
