Film che non è stato brutto da vedere. Una prima parte che ti coinvolge e che fila liscia senza problemi dove vieni anche coinvolto nella sicilia di quei tempi. Ma man mano a mio avviso il film si perde e non si capisce alcuni passaggi. Alla fine non lo guardato piu perche mi annoiava e dove senza volerlo ho perso il filo.
Premetto che film come il pianista sull'oceano e nuovo cinema paradiso possono considerarsi tra i miei preferiti, premetto di amare, forse condizionata dalla mia origine siciliana, i film di Tornatore in generale, nonostante le ridondanze presenti specialmente in quelli dedicati alla sicilia stessa. Baarìa,ad esempio, è pieno di ridondanze, è un film privo di storia, seppur ricco di riferimenti alla storia. Sembra di vivere insieme ai protagonisti alcune vane circostanze prive di un vero sbocco: è un film che lascia una strana sensazione di vuoto in testa. E' l'esperienza che si ripete incessantemente, e che rimane anche quando sembrerebbe del tutto superata. Non riesco a dire se mi sia piaciuto o meno, senz'altro non dev'essere semplice da digerire per persone che non conoscono il dialetto siciliano o le superstizioni tradizionali, come sempre però i personaggi sono selezionati con grande accuratezza: ognuno è adatto al ruolo che svolge (vedi Beppe Fiorello e Monica Bellucci :-). Ricco, forse eccessivamente, di spunti di riflessione, anche non del tutto originali ("Crediamo di poter abbracciare il mondo, ma abbiamo le braccia troppo corte" etc). Sempre presenti la scena della partenza del giovane in treno ed il cinema nel cinema, da me apprezzati in tutte le salse per la loro poesia. Che dire, forse è stata la troppa pubblicità a rendere il film un po' deludente? A tutti gli idealisti rispondo che non è possibile, in qualità di idealisti, essere pienamente concordi con la sensazione di rassegnazione che pervade i personaggi del film.
Chiunque possa pensare che questo film sia insulso, stupido e noioso.. beh, non credo abbia capito molto del cinema e della sua storia.. spesso si finisce per attribuire aggettivi di cui forse non si conosce bene il significato o ancora peggio giudicare con superficialità senza aver capito bene il senso del film.. forse perchè sono siciliana e nessuno può capire bene tutti i significati, le allegorie e le metafore che si slegano nel corso del film.. ogni immagine, ogni dialogo e persino ogni minimo gesto è magico, è vero, lascia lo spettetore senza fiato tanta è la sua perfezione.. una sceneggiatura magistrale, immagini e costumi inimitabili.. una atmosfera cosi reale che nessun altro regista avrebbe saputo realizzare.. gli attori espressivi e davvero molto bravi.. da margaret madè, nuovo acquisto del cinema italiano alle veterane angela molina e lina sastri, secondo me le migliori.. per non parlare di tutti i caratteristi e le comparse.. ognuno adeguato al suo ruolo.. non so come tornatore abbia fatto a sceglierli.. un film che ,ogni volta che lo rivedo, mi trasmette valori inestimabili.. mi fa rivire un periodo dove per sfortuna non ero ancora nata, dove tutto era diverso, puro e genuino.. un capolavoro del genere non puo chiamarsi film.. io lo definirei un viaggio, un bellissimo viaggio, dove a farci sognare è la coinvolgente storia di un uomo diverso da quelli odierni.. un uomo che cerca con difficolta di mandare avanti i suoi ideali, una moglie fedele, una madre saggia a corrosa dalla vita, una una maga con le vesti da mendicante, dei figli dediti ai genitori, il classico ''mafiosetto'' dei paese, il fratello maggiore scapolo con una voglia morbosa di seguire il fratello nelle sue bramosie politiche e tanti altri personaggi che corroborano a rendere questo film un opera d arte.. messa bene a fuoco la psicologia dei personaggi.. ogni volta non riesco a trattenere una lacrima.. una lacrima non di tristezza ma di gioia, di orgoglio.. perchè, checchè ne possano dire gli altri, bisogna essere felici della propria terra.. grazie a tronatore per avermi regalato questo capolavoro pronto a far riscoprire i vecchi valori, ormai persi.. con la speranza che, riguardando questo film, possano risorgere nelle nostre anime..
“Baaria” di Tornatore è come una cartolina disegnata da un bambino. La storia, per certi versi marginale, lascia spazio a questo enorme ritratto intriso di ricordi che Tornatore fa alla propria terra.
Di citazioni, rimembranze di personaggi della sua infanzia, incubi ricorrenti (le uova nel paniere, i serpenti) il film ne è infarcito. Pure Morricone cita se stesso perché, è innegabile, il tema principale (seppur bellissimo) rimanda al capolavoro che scrisse per “Nuovo Cinema Paradiso”.
E’ un film eccessivo, ridondante nelle comparsate delle presunte star (quelle di Bova e della Bellucci sono al limite del ridicolo) per le quali si aggiungono pezzi di storia che al film servono davvero poco, esuberante nei particolari (il richiamo ad alcuni personaggi marginali estrosi, macchiette impresse probabilmente nei ricordi di infanzia del regista).
L’unica cosa che rimane solamente abbozzata è la fine del film, probabilmente perché legata ad un età matura di Bagheria, che Tornatore non ha mai conosciuto.
questo film è una vera porcata, capolavoro dicevano? ma non fatemi ridere...il film vuole arrivare a tante cose ma non arriva a niente.....in certi momenti frenetico e in altre veramente soporifero, troppi personaggi e troppe scene inutili...la storia di per se non dice niente ed è poco interessante, una volta finita sta "porcata" si spegne la tv....e il prima cosa che viene in mente è...che noia e quanto niente, l' ho visto 2 giorni fa e quasi ho rimosso tutto per la pochezza che ti propina...inutile credersi di fare chissà quale cinema se poi non si ha le doti....quella è di pochi! nemmeno il mostruoso morricone riesce a dare quel tocco in più, si salva giusto la scenografia...che pa**e sto cinema nel cinema, tornatore datti alle commedie va