Il film è guardabile perchè almeno scorre bene, ma le tematiche affrontate mi sono sembrate un pò superficiali. Il finale poi non mi è piaciuto affatto.
Film vedibile ma non intenso, il tema del 68 è trattato in modo un po' confuso, non arriva allo spettatore come il regista vorrebbe, i personaggi sembrano distanti e poco coinvolgenti e caratterizzati parzialmente, tra gli interpreti dalla Trinca mi aspetto di piu', da Argentero mi aspettavo di meno, e Scamarcio è come me lo aspettavo, una faccia ma nulla piu', fare l'attore è un altra cosa. Curiosità che mi è rimasta è l'uso quasi da comparsa di una brava attrice come Giulia Michelini. Una sufficienza stiracchiata
Piccola delusione da un regista che dopo Romanzo criminale tocca un altro periodo storico-culturale di grande rilevanza per il nostro paese.
La storia, a tratti documentario a tratti romanzo manca di approfondimento e di carattere. Bravi gli attori protagonisti, ma ancora di più i comprimari, (vedi M. Brenno e M. Iermanò) nell'immedesimarsi in ruoli di non facile interpretazione. Il Film, ambientato negli anni dei moti studenteschi ed operai, sfiora gli argomenti con troppa leggerezza e non riesce a trasmettere del tutto allo spettatore l'atmosfera di rivoluzione e di malcontento generale che si respirava tra la gioventù sessantottina. Insomma molto più storia d'amore che altro.
allora, innanzitutto per uno come me che ha vissuto il 68, all'epoca ricordo, quando avevo 18 anni, di aver spostato mio padre per andarmene a roma per aprire il "Blue Note" (fondato da me prima del blue note di new york) dove ascoltavamo music jazz, pink floyd,eccetera, io importavo i vinili dall'estero tramite un mio amico londinese, eravamo due figli di p....quello era il 68!
cmq tornando film, mediocre nonostante una interpretazione fantastica dell'ispettore di polizia "meridionale" quello che tiene a bada "stalin"
io da meridionale l'ho apprezzato molto, bravo zio michele!
film discrotello, con buoni propositi, ma fallati!
Trailer italiano (it) per My sweet monster (2021), un film di Viktor Glukhushin, Maxim Volkov con Lyubov Aksyonova, Aleksey Chumakov, Alena Doletskaya.