Veramente orribile questo film, esattamente come l'interpretazione degli attori. Scamarcio è il solito cane, altro che attore teatrale... Il tema trattato è interessante ma il tutto si perde nelle vicende personali dei protagonisti, di cui non puo' fregarne di meno a nessuno. Meglio prendere un libro di storia e leggerselo.
Pur non condividendo le idee politiche del regista,penso che il film rappresenti un affresco abbastanza realistico dell'interno delle universita' nell'ormai lontano '68.La trama scorre senza lungaggini,le musiche sono scelte con attenzione.
Veramente brava la Trinca,Scamarcio si difende.
Complessivamente un buon film.
Dissento da chi ha dato un giudizio negativo sul film "Il grande sogno" di Michele Placido, che non è un film sul Sessantotto, né una lezione di storia (peraltro problematica, data la vicinanza coi fatti narrati...) ma su tre persone che hanno attraversato questo momento storico, con le loro idee, le loro confusioni, le loro contraddizioni politiche, familiari e, perchè no sentimentali ed erotiche (si legge in controluce nel personaggio di Laura il mito dell'amore libero sbeffeggiato da Gaber in una delle sue più belle canzoni: "Un'idea"). Straordinaria la ricostruzione dell'ambiente: abiti, trucco, slogan, canzoni, sono esattamente quelli "di allora" una ricostruzione mille volte più accurata che in altri film (il primo che mi viene in mente è -il peraltrro splendido- "La meglio gioventù", ma anche "Mio fratello è figlio unico", "Ragazzo di Calabria", "Figurine" ed altri ancora), Per chi come me ha vissuto quei tempi sembrava di aver preso la macchina del tempo. Eccellenti gli attori, da Scamarcio ad Argentero, da Jasmine Trinca alla Morante. Sobria la regia di Michele Placido, con qualche guizzo di genio, vedi la descrizione degli scontri di Valle Giulia.
Il film è guardabile perchè almeno scorre bene, ma le tematiche affrontate mi sono sembrate un pò superficiali. Il finale poi non mi è piaciuto affatto.
Il grande sogno ultimo film diretto da michele placido,racconta la fine degli anni sessanta,attraverso politica,scontri di protesta, triangoli amorosi,rapporti genitori figli,ma soprattuto parla di sogni che avevano i giovani per cambiare il mondo.Nonostante il film si perde un po nel secondo tempo e non e ai livelli di romanzo criminale,a comunque il trio di protagonisti e la regia di Placido che da soli valgono il prezzo del biglietto.Da vedere!