FilmUP.com > Opinioni > Il grande sogno
HomePage | Elenco alfabetico | Top 100 - La Classifica | Scrivi la tua Opinione


Il grande sogno

Opinioni presenti: 14
Media Voto: Media Voto: 6 (6/10)

Scrivi la tua opinione su questo film


Altre risorse sul film:
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.

Ordina le opinioni per: Data | Voto | Età | Città

Attenzione: nei testi delle opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.



scusate ma non era così il 68!!!!!

(5/10) Voto 5di 10

allora, innanzitutto per uno come me che ha vissuto il 68, all'epoca ricordo, quando avevo 18 anni, di aver spostato mio padre per andarmene a roma per aprire il "Blue Note" (fondato da me prima del blue note di new york) dove ascoltavamo music jazz, pink floyd,eccetera, io importavo i vinili dall'estero tramite un mio amico londinese, eravamo due figli di p....quello era il 68! cmq tornando film, mediocre nonostante una interpretazione fantastica dell'ispettore di polizia "meridionale" quello che tiene a bada "stalin" io da meridionale l'ho apprezzato molto, bravo zio michele! film discrotello, con buoni propositi, ma fallati!



Pino, 67 anni, Foggia (FG).




Come prendere la macchina del tempo...

(8/10) Voto 8di 10

Dissento da chi ha dato un giudizio negativo sul film "Il grande sogno" di Michele Placido, che non è un film sul Sessantotto, né una lezione di storia (peraltro problematica, data la vicinanza coi fatti narrati...) ma su tre persone che hanno attraversato questo momento storico, con le loro idee, le loro confusioni, le loro contraddizioni politiche, familiari e, perchè no sentimentali ed erotiche (si legge in controluce nel personaggio di Laura il mito dell'amore libero sbeffeggiato da Gaber in una delle sue più belle canzoni: "Un'idea"). Straordinaria la ricostruzione dell'ambiente: abiti, trucco, slogan, canzoni, sono esattamente quelli "di allora" una ricostruzione mille volte più accurata che in altri film (il primo che mi viene in mente è -il peraltrro splendido- "La meglio gioventù", ma anche "Mio fratello è figlio unico", "Ragazzo di Calabria", "Figurine" ed altri ancora), Per chi come me ha vissuto quei tempi sembrava di aver preso la macchina del tempo. Eccellenti gli attori, da Scamarcio ad Argentero, da Jasmine Trinca alla Morante. Sobria la regia di Michele Placido, con qualche guizzo di genio, vedi la descrizione degli scontri di Valle Giulia.



gattosilvano, 64 anni, Cormano (MI).




la mezza delusione

(5/10) Voto 5di 10

Premetto che non è facile cimentarsi con il passato prossimo quando le sabbie sono ancora mobili e tizzoni di passione forti non ancora spenti del tutto, dormono sotto la cenere. In forma di diario, di letteratura, di film e di documentari, molti autori hanno cercato di far rivivere quel periodo. Michele Placido nel pensare al suo film non ha voluto fare la storia di quegli anni (lo dichiara lui stesso) e questo va bene; il problema è che si è fermato a metà del guado, con il risultato di non raccontare né questo né quello. Mi riferisco a quanto avveniva in un crogiolo quasi mondiale (c’erano di mezzo gli Usa, la guerra in Vietnam, Cuba, la Cina, ecc.) o alle realtà minimali rappresentate dai singoli, dai loro sentimenti, da quelli delle famiglie e da chi viveva gli effetti del ciclone Sessantotto. Questo limite basilare è poi aggravato dalla scelta stilistica: uno stile realistico, ridondante, tutto lampi e baleni, tutto ondeggiamenti di camera e chiaroscuri esasperati fino ad arrivare all’inerte citazione delle Deposizioni di Cristo nella nostra pittura manierista, a proposito dei morti di Avola. Questo genere di linguaggio era adatto a un film come “Romanzo criminale”, certo il migliore di Placido, ma s’addice poco a “Il grande sogno” che rischia spesso di avere come sfondo solo la famiglia o lo scontro fisico tra polizia e studenti. Meglio se l’autore avesse usato per la ricostruzione del contesto spezzoni autentici d’epoca, foto, opere-documento (come quella di Silvano Agosti) e avesse dato maggiore spessore e rilievo alle vicende dei protagonisti con un’analisi più efficace. Non mi dilungo sull’interpretazione personale del regista circa i contenuti del movimento, anche se ne registro l’ottica limitativa e confusa. Alla fine uno spettatore ignaro dei fatti (i giovani ad esempio) recepisce che quel grande sogno non solo non ha portato a quasi nulla ma che ha prodotto quasi unicamente sconquassi e dolore. Gli eventi più vicini, non ancora storia con la maiuscola, ognuno li vive secondo esperienza e sensibilità, ma viene il sospetto che in fondo in fondo Placido conservi qualcosa del poliziotto che è stato. La trama altro non è che il modo diverso in cui i tre protagonisti vivono la situazione. Nicola (Riccardo Scamarcio) è un giovane pugliese che fa il poliziotto per necessità ma vuole diventare un attore; Libero (Luca Argentero) è l’idealista rivoluzionario acceso e convinto sul piano politico ma confusissimo sul piano sentimentale; Laura (Jasmine Trinca, la migliore come interpretazione) è una studentessa che, da cattolica tradizionalista secondo famiglia, diventa una cattocomunista alla ricerca di nuove verità amorose o politiche. Alla fine è lei il personaggio più equilibrato e maturo. Dato atto al regista della testardaggine e passione con cui ha voluto realizzare



Olga, 64 anni, Perugia (PG).




Per tornare indietro nel tempo

(7/10) Voto 7di 10

Pur non condividendo le idee politiche del regista,penso che il film rappresenti un affresco abbastanza realistico dell'interno delle universita' nell'ormai lontano '68.La trama scorre senza lungaggini,le musiche sono scelte con attenzione. Veramente brava la Trinca,Scamarcio si difende. Complessivamente un buon film.



Michele, 60 anni, Chiavari (GE).




Non mi ha convinto

(5/10) Voto 5di 10

Si ha come l'espressione che Placido abbia fatto una grande sintesi del Sessantotto, senza approfondire nulla. Alcuni temi restano sullo sfondo (come il tema degli scontri all'universita' con i fascisti, appena sfiorato). Inoltre, un ex celerino come lui avrebbe dovuto illustrare meglio gli scontri di piazza. Buona l'interpretazione del cast.



Marco, 47 anni, Roma (RM).





Sfoglia indietro   pagina 1 di 3   Sfoglia avanti

Scrivi la tua opinione su questo film


FilmUP
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.



Ricerca Opinioni
Elenco alfabetico:    0-9|A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M|N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

Cerca:     Titolo film     

I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.

Il video del momento
Attenzione!
Per poter vedere questo video hai bisogno di Flash, se devi installarlo segui il link:

Installa Flash
Trailer italiano (it) per Diabolik - Chi sei? (2023), un film di Antonio Manetti, Marco Manetti con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea.

Tra i nuovi video:
Cerca CINEMA
Film:
Città:
 
Provincia:

I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città...
Oggi in TV
Canale:
Orario:
 
Genere:
Box Office



© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: