Abbiamo visto il film in gruppo queste sono le nostre opinioni in breve:
simona: mi ha fatto venire tanta voglia di dormire! (4/10)
maurizio: un po' troppo lento come recitazione,la sceneggiatura poteva andare. (5/10)
roberta: no comment (3,5/10)
rosa: non rispetta le aspettative (4/10).
alessio: fantastico (8/10)
salvo: molto falso (3/10)
daniela: storia piacevole ma parzialmente incomprensibile (5,5/10)
mrita: lento, noiso e stancante (2/10)
piero: ma era un film comico? dialoghi banali... (2/10)
Non c'è che dire: serviva del coraggio per realizzare un'opera come questa in Italia. Se all'estero il passato esercita una grande attrazione sull'industria cinematografica, lo stesso non si può dire del nostro paese. Peccato, perché la nostra storia offrirebbe molto. Questo film, poi, può risultare ostico a più di uno spettatore, nasato com'è più sulle psicologie ed i dialoghi che sull'azione. Non sono un critico, così mi limiterò ad alcune considerazioni generali. Per cominciare, il titolo. "Lettere", ma ad essere precisi l'amico di Morgan ne inizia a leggere solo una. Ve ne erano altre scritte da Morgan prima che impazzisse? Sarebbe stato interessante saperne di più. Altro punto, la lingua. Questi nobili inglesi sembrano non avere difficoltà a capire gli italiani che si rivolgono a loro, perfino il carrettiere che racconta la storia di Cola il ragazzo pesce. So che le differenze linguistiche sono difficili da rendere in un film - basti pensare a "Camera con vista", dove il doppiaggio appiattisce naturalmente la curiosità che deve provare il pubblico anglosassone a sentire la nostra lingua- però si poteva aggiungere un personaggio che fungesse da traduttore. Per quanto riguarda Andrea Giordana, ha senza dubbio il fisico per il ruolo di Lord Warwick, ma forse gesticola troppo per essere un nobile inglese. Ho letto in alcune recensioni che i siciliani mancano in questo film, e forse in effetti sarebbe stato bello sottolineare maggiormente le differenze culturali tra i due paesi. Mi è infine parsa un po' troppo rapida la crisi di Morgan, che di certo è fin dall'inizio un poco "peculiar", come direbbero i suoi connazionali, ma un crollo come il suo forse è troppo improvviso per essere del tutto credibile. Detto questo, ho trovato il film di grande fascino, non come altre opere in costume straniere, ma è indubbio che abbia un certo carattere niente affatto banale. Anche l'idea è lodevole, magari azzardata dal punto di vista di quanto se ne sarebbe potuto guadagnare commercialmente, ma per lo spettatore vedere qualcosa di diverso dal solito non guasta. Bella anche la scelta delle location, non solo quelle siciliane, ma anche quelle torinesi usate per le scene ambientate in Inghilterra. Ho apprezzato anche il finale, anche se non credo che la colpa per la pazzia di Morgan (ma è poi pazzia? Forse la sua fuga dalla realtà è meglio di essa) non vada imputata solo a Vittoria. Come dicevo all'inizio, è un film coraggioso, ed è questo coraggio nell'affrontare un argomento particolare e non facile è forse quello che valuto di più di tutto il lavoro.
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(5.5/10)
