Avvicinare la Natura, un qualcosa di incredibilmente vitale, seppur trascendente dai concetti di bene e male, a qualcosa di dannatamente blasfemo e maligno come Satana è qualcosa che solo una persona affetta da una profonda depressione è capace di fare. La Natura è la chiesa di Satana, secondo la protagonista, interpretata da una stupefacente Charlotte Gainsbourg. Lei è lo specchio del regista; è la trasposizione del von Trier depresso; è la versione, estremizzata, della profonda malattia che ha devastato la mente e lo spirito dell’autore danese.
Film molto discutibile sul piano psicologico. Entra in un vortice da cui è impossibile uscire e poi cerca di farlo nel finale, un minuto prima dei titoli di coda. Secondo me questo regista ha le idee poco chiare. Potrei dire: meno male che Lars von Trier esiste, ma atrettanto, meno male che ci sono tutti gli altri. Se non fosse così andremmo incontro all'auto distruzione, anzi non esisteremmo già più. Forse è questo che intende dire il regista: sarebbe meglio che non fossimo mai esistiti, ma visto che esistiamo, facciamolo per quello che siamo.
Ragazzi questo film è un opera d'arte, non è per niente un film horror e nemmeno splatter non voglio perdermi in chiacchere perchè questa pellicola non ha bisogno di essere difesa;
l'unico commento che posso lasciare è SUBLIME