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Vincere

Opinioni presenti: 24
Media Voto: Media Voto: 6 (6/10)

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Eccellente...

(10/10) Voto 10di 10

Veramente eccellente,sia per la ricostruzione storica che per la straordinaria regia. Aldilà della vicenda politica che ha vergognosamente interessato l'Italia di quel periodo,per la prima volta esce un film che con coerenza distrugge anche l'uomo. Quell'uomo che fingeva di essere cosi' popolare e vicino alla gente,ma non risparmiava nessuno con la sua lucida follia ed isterismo che si nota anche dagli atteggiamenti ridicoli pseudo-hitleriani per cui la folla delirava. Un burattino che insieme agli altri folli della storia hanno macchiato la storia con sangue e violenza, sterminio e genocidio..Una pagina crudele e dolorosa che si vorrebbe dimenticare ma rimane impressa anche grazie a questa ricostruzione,notevole è l'attenzione del regista ai movimenti artistico-culturali che nascevano proprio in quell'epoca ,è proprio grazie a film come questi che si spiega come il NaziFascismo possa aver preso in una italia non-democratica che aveva delegittimato istituzioni e parlamento. Un invito anche alla riflessione in questo senso. Bravissimi gli attori e favolosa la ricostruzione fotografica e storica.



Gio Willis, 44 anni, Milano (MI).




Bellissimo bellocchio un genio

(10/10) Voto 10di 10

Grande film , rapido e ottimamente impostato, con i filmati d'epoca genialmente inseriti . Recitato splendidamente dalla protagonista con un impegno senza precedenti. L'anticlericalismo do Bellocchio emerge sempre in tutta la sua filmica ed anche in Vincere spinge sull'acceleratore. Un film che può aiutare molto i giovani a capire ed apprezzare quanto un regista possa fare per il bene delle nuove generazioni, crude di sentimento etico e sociale.



Tango, 60 anni, Lido venezia (VE).




Un Marasma DI Emozione

(10/10) Voto 10di 10

Lo stile di Bellocchio si sa, ma il film è veramente stupendo. L'ambientazione, la fotografia, l'intrpretazione veramente sublime. Inoltre ha portato ha conoscenza una situazione di cui non tutti sono a conoscenza. Meritava a Cannes.



Silvia, 47 anni, Brugherio (MI).




Lucida follia

(10/10) Voto 10di 10

Grande prova di Marco Bellocchio, capace con quest'opera, di imprimere momenti di cinema indimenticabili (i primi piani sulla lucida follia della Mezzogiorno, i cancelli invalicabili sui quali arrampicarsi e gettare nella neve lettere che mai nessuno leggerà...) Un film importante, con una fotografia da Oscar oltre che da Palma d'oro. Un protagonista maschile che recita come in un grande teatro (e pensare che nella vita è balbuziente!).Una colonna sonora gridata, importante, per nulla Morriconiana...La fine della Storia e l'inizio della vita privata dei protagonisti si susseguono mescolando la realtà, appunto storica, e il sogno di una donna colpevole d'amare alla follia. Benvenuto, cinema italiano!



Dino, 47 anni, Foggia (FG).




l'ho visto ieri sera

(9/10) Voto 9di 10

Proprio a Ida Dalser toccò amare Benito Mussolini.Combattiva fino all'ultimo, non l'ha mai odiato, anche se ha pensato di ucciderlo, mai lo ha temuto, volutamente lo ha sfidato anche dal manicomio. Ma per la donna che era non avrebbe mai amato un uomo qualunque..Diceva di amarlo profondamente, perchè lo amava profondamente e se ra arrivato fin lì lo doveva anche a lei. Il suo posto lo voleva perchè lo sentiva di diritto. Ma doveva capire che gli uomini come Benito che detestano ogni forma di imposizione, fuggono di fronte ad una donna innamorata pazza, che ha finito per dargli tutto ciò che aveva. Lei gli ha dato tanto e dopo l'abbandono voleva ancora troppo..Ho pensato che per Ida non era destino, ma del destino Ida se ne fregava, più forte era l'impeto della sua volontà.. si faceva forte del fatto che il primogenito maschio gliel'aveva dato lei, i sentimenti che la animavano erano l'etica, l'onore, ma nell'epoca del fascismo c'è tutt'altro purtoppo. Il duce era assetato di potere. All'inizio lei subiva il dolore senza nemmeno capire, ipnotizzata da lui e senza sapere cosa Mussolini sarebbe diventato, io l'avrei capita.. Fu più difficile per me capirla dopo l'abbandono di lei e il figlio. Senza cedere ad alcun compromessoha preferito la detenzione, costretta (perchè sapeva che non gli sarebbe stato concesso ormai di crescere neanche suo figlio)a non rivedere la famiglia, che viveva anch'essa nel tormento. A nulla è servito. Quando si dice "Se vuoi qualcosa,la otterrai se hai tenacia e realizzerai il tuo desiderio più grande"..questo detto non dà spazio all'indifferenza e alla volontà di un essere che sfida Dio e non si piega davanti a nessuno. Perchè avrebbe dovuto permetterlo a lei? Non possiamo sopportare il male che ci produce l'indifferenza delle persone che amiamo...In alcune persone ,specialmente se ferite nell'intimo, ciò può portare alla follia. Ida, forse, non ha ceduto,ma non sò, se il film ha descritto una verità, o il ricordo del figlio le ha dato questa forza.. o Dio non ha forse fatto perdere il senno. Il film è davvero intenso, bravissimi i protagonisti,la scenografia, le immagini la musica,.. Mi ha ha regalato una grande emozione.



Raffaella, 34 anni, Messina (ME).





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