ottimo film thriller-giornalistico cn un grande Russel Crowe oramai garanzia di buona riuscita del film praticamente nel ruolo di un giornalista idealista che prende maledettamente sul serio la sua professione/passione, praticamente un detective per non dare in pasto al pubblico "ciofeche" solo x far vendere il giornale e tenere impegnato il gossip su internet. trama molto intricata da seguire con attenzione, non annoia e qualche scena è memorabile. ottimo Crowe, sempre brava e carina Robin Wright Penn, un no comment invece sull imbalsamato Ben Affleck.
State of play – 2009 con Russell Crowe e Ben Affleck
** * **
Non è solo un film dentro cui ritrovare certe atmosfere del tipo Tutti gli uomini del Presidente. E’ la celebrazione del giornalismo. Russell Crowe è imbolsito, mangia schifezze fast food, hamburger con chili, e sembra un orso con il cappotto quando si sposta a bordo di una Saab del 1999. Affleck è fisso come d’abitudine e la sua espressione facciale varia di un solo millimetro al secondo. Però Crowe trasuda giornalismo da tutti i pori e la sua calata nel personaggio - peso incluso - è senza eguali. La sua assistente, in realtà una giornalista che scrive soltanto per internet e cura il blog del giornale, è una praticante che sta ormai sfidando il mondo della carta stampata. L’intrigo politico è in realtà soltanto una miccia per fare esplodere certe tensioni soprattutto umane:Crowe è innamorato della moglie del suo amico politico naufragato dentro una scandalo sessuale dove in realtà il sesso conta poco. Contano di più le armi ed i finanziamenti delle lobby. Dentro il film finalmente si affrontano carta stampata ed internet. Se il giornale d’inchiostro e carta è una tempesta di due giorni e poi ci puoi incartare le uova – come dice Crowe – internet è una croce perenne dove le notizie restano sempre uguali, fisse come stelle. Però internet ha bisogno della ricerca su strada tipica del giornalismo di carta:non si può vomitare in tempo reale una serie di notizie se non le hai verificate. La velocità di internet con la cura e la verifica della carta inchiostrata. Per diventare soltanto due facce della stessa medaglia. Un maledetto, sporco, ed attraente mestiere.
Non fatevi ingannare dai critici che hanno messo il dito sulla presunta lentezza del film. E’ lento, e carico, ma quando ti prende ne esci come su di una chiatta al sole d’inverno. Rilassato. Scena finale da urlo emotivo con carta stampata ed internet fusi in una sola anima. Esci ed hai voglia di scrivere articoli tutta notte. Wow !
Che gran film di suspence curato in ogni dettaglio, ottimamente interpretato dagli attori, molto scorrevole, senza mai diventare scontato, anzi ricco di sorprese... Chapeau.
il film è gradevole e avvincente quanto basta.
La trama non brilla certo per originalità,ma ormai il cinema sembra sempre più svuotato di idee originali.
Comunque,se vi piaccioni i thriller,guardatelo.A me è piaciuto