Ultimamente sono usciti film italiani decisamente migliori (per fortuna!), più coinvolgenti, più originali come storia... Questo film parte bene ma poi si perde, diventa è lento, scontato, con un protagonista (Albanese) molto simpatico ma altrettanto strampalato e improbabile, o almeno è difficile immedesimarsi nella sua (non) quotidianità... Sconsigliato, c'è di meglio.
un film delicato,a tratti poetico e dolce. una storia intensa, vera. tante piccole quotidianità. tante diversità che si incontrano e che si capiscono. tante lunghe discussioni ed altrettanti emblematici silenzi. un film corale. in cui ogni personaggio è un pezzo importante di un bel puzzle. ma in cui risaltano per bravura, intensità, ed originalità due splendidi protagonisti. come splendida è la loro inusuale amicizia.
un bel film, una bellissima storia di amore (x la famiglia) e amicizia. 2 personaggi particolari e magnificam.rappresentati da Albanese (bravissimo, travolgente) e Stuart ke se la cava egregiamente. drammaticità ed ironia sapientem.dosati...solo un po'prevedibile il finale ma d altra parte doveva finire così. x fortuna nel cinema italiano abbiamo ogni tanto di queste chicche (vedi anche Giulia none sce la sera)
La Archibugi è, tra le registe donne italiane sue coetanee, una delle poche (se non l'unica) a non indulgere in eccessi di stucchevolezza. Una bella storia di amicizia al maschile e, in generale, di uscita da se stessi. Ho trovato apprezzabile che, stavolta, il ritmo dei dialoghi (tranne forse nella parte finale del film) non sia caratterizzato dalla consueta lentezza di vago stampo morettiano (che purtroppo non incontra i gusti di tutti). Belle alcune scene delle risate tra i due, che mi hanno ricordato la scena clou di "Tutto su mia madre" di Almodovar. Interessante anche la veritiera ambientazione del Pigneto, quartiere emergente ed in rinascita della capitale.
Qualche limite: certe situazioni che risultano appena abbozzate, come la religione o il razzismo (sarebbe stato meglio o ometterle del tutto oppure approfondirle maggiormente).
Due mondi lontani si sfiorano in un reparto di terapia intensiva: uno sceneggiatore istruito ma terribilmente cinico ed un carrozziere scarso di nozioni ma ricco d'emozioni. Ciascuno ha bisogno dell'altro, questa è la ricchezza dell'amicizia. Il primo scoprendo sentimenti prima sconosciuti dentro di sè ritrova anche la vena narrativa, il secondo scopre la falsità e la superficialità del luccicante mondo dello schermo dove si è circondati da tanti volti ma si è soli, in realtà. Espressivo il comico-drammatico Albanese, riesce a dare spessore e credibilità al personaggio con una recitazione fluida e scorrevole. Film piacevole ma spunto di riflessione sul valore di ogni battito-ogni istante della vita.