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CHE - L'Argentino

Opinioni presenti: 13
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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un film d'altri tempi...sì un capolavoro.

(9/10) Voto 9di 10

In attesa di vedere il sequel Che - Guerriglia su questa prima parte del lavoro di Steven Soderbergh sento di poter esprimere un giudizio più che positivo. E' un film dal carattere e dalla trama asciutta. Con questo intendo dire privo delle trite e ritrite sbavature sentimentali e strappalacrime della recente cinematografia d'autore. Nonostante questo il film non risente assolutamente di alcuna lentezza, anzi è capace di tenere sempre alta la suspence nello spettatore. Dal punto di vista storico emerge fulgida e 'chiara', come dice quella famosa canzone sul Che, l'immagine di un uomo senza macchia e impavido dotato di una grande forza d'animo e di un idealismo pragmatico unico nel suo genere. Soderbergh in una parola ci restituisce l'immagine di uomo buono, che noi tutti dovremmo prendere ad esempio. Nel film va sottolineato che non si avverte alcuna venatura revisionistica. Nessuno ha sparso sangue inutile e nessuno si è lasciato andare ad eccessi dalla parte dei ribelli (al di fuori delle normali pratiche disciplinari di un esercito che arrivavano fino alla fucilazione), meno da quella dell'esercito governativo. In altre parole, la morale che se ne trae è che la Rivoluzione è giusta e di più auspicabile. Purtroppo ad ogni epoca e ad ogni terra il proprio eroe: all'America Latina degli anni '50 e '60 Che Guevara, all'Italia di questo inizio XXI secolo...beh è inutile continuare avete già capito.



Horace, 28 anni, Pianeta Terra.




quando si ha il popolo dalla propria parte...

(7/10) Voto 7di 10

Bel film. La figura di Guevara non è così caricata e centrale come temevo anzi, nella prima parte del film viene dipinto come un novellino, uno che fa scelte azzardate e sbagliate. Ma proprio questo suo modo di vedere le cose faranno si che Fidel lo noti, e gli dia sempre più fiducia e incarichi (il fatto di essere uno dei pochissimi medici in campo gli ha fatto guadagnare non poca importanza). La lotta va avanti, e va avanti vittoriosa, grazie sopratutto alla complicità della popolazione (al contrario di quanto accadrà in Bolivia) e la vittoria e quasi "inevitabile". E' un film molto lento e non lineare anche a causa della sua struttura narrativa (tutto il film è praticamente un'intervista composta da flashback). La nascita di un mito, di un uomo che dei suoi ideali ha fatto una ragione di vita, ideali come la lealtà e l'onesta. E' il primo a capire che senza il consenso del popolo una rivoluzione non ha modo di esistere. Da vedere con una mente "libera" da pregiudizi (di qualsiasi tipo).



Gabriele, 25 anni, Roma.




un film umano

(8/10) Voto 8di 10

Il film mi è piaciuto e lo rivedrò appena uscirà in dvd La mia sensazione è un ottimo stile "reality" ; insomma non si tratta per niente di un film soggettivo perchè non spiega il pensiero del Che e non si tratta neppure di un documentario in quanto manca della voce narrante , i dialoghi sono scarni e naturali , belli nella loro semplicità , mi ricordano tanto quelli degli spietati di clint eastwood ; i ritmi del film sono estremamente flemmosi , esattamente com'è a cuba. I personaggi sono semplicemente fotografati , a momenti escono simpatici ed in altri antipatici . Insomma uno risultato generale che mi è piaciuto ma purtroppo non venderà molto.



Andrea benassi, 39 anni, Bologna (BO).




Un film sincero

(7/10) Voto 7di 10

Non si può pretendere di conoscere e poi giudicare un personaggio storico da un film. Questo film ha il merito di raccontare senza schierarsi, il regista sa che il suo pubblico è un pubblico colto e severo, perchè chi non conosce il Che e chi ha indossato il suo volto perchè la moda lo imponeva, non andrà mai a vedere questo film. Chi si aspetta un colossal di spari ed effetti speciali non conosce la rivoluzione cubana e la storia del Che, fatta di ideali e profonde radici culturali, dunque farebbe meglio a restare a casa. Film lodevole.



Frusciante, 24 anni, Potenza (PZ).




Poco più di un documentario.

(5/10) Voto 5di 10

Premetto che in gioventù non ho mai girato con la t-shirt del Che inneggiando alla rivoluzione e che quindi ho visto il film senza essere di parte e senza considerare Guevara come un idolo, bensì giusto al massimo per crescere le mie basi storiche. Dico questo perchè pensavo di trovarmi di fronte ad un film un po' all' americana che facesse apparire il protagonista (come va di moda ora) come una specie di supereroe tra spari ed effetti speciali. Ed invece no. Ma è stato peggio. Il problema è che a parte il fatto che nonostante non sia un appassionato di storia cubana ho scoperto ben poco che già non sapessi, ma soprattutto il film è lento. Guevara risulta pesante, troppo saccente, senza spirito ironico (magari era così anche nella vita...ok che sei in guerra ma caspita!) e nonostante la trama sia nota non ho tifato per lui nemmeno 2 minuti tant' è antipatico (un po' come su Road Runner per capirci). Forse non è nemmeno un film, è una specie di documentario con scene quasi-documentario pure loro.Non mi ha dato adrenalina, non mi ha emozionato e anzi ogni tanto mi faceva sospirare pensando: "Oh cielo, ma che pa**e 'sto uomo!"...Che poi praticamente ne esce un' immagine di uno ammalato di asma che sta in piedi a stento e che va avanti con un gruppo di "suicidi" più per fortuna che per abilità.Io capisco la verità narrativa ma un po' di azione in più e un po' di paranoie in meno avrebbero reso secondo me un film migliore per il grande schermo...altrimenti mi guardavo un documentario direttamente.Gli do un 5 solo perchè probabilmente il regista riuscirà a portare un sacco di gioventù al cinema e che magari sono gli stessi che hanno il poster del Che in camera ma manco sanno cosa ha fatto...PS: leggevo qui sotto un commento che uscirà la seconda parte, spero almeno non mi facciano vedere i suoi tornei di scacchi! :)



Mr.Bn, 31 anni, Vicenza.





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