Un grande film che, nella sua crudezza contagiante, ma sempre motivata da un odio nascente per una violenza subita, lascia spazio a sentimenti buoni, positivi (quali l'amore filiale, l'amore paterno, l'amore fraterno e l'amore per la patria e per la famiglia). Le conseguenze nefaste derivano dalla sete di potere, di conquista, di affermazione che coinvolge un po’ tutti i personaggi del film scatenando l'odio e la vendetta per quanto subito. Solo il piccolo negretto (al cui proposito mi sento di tirare le orecchie alla regista perché, e non so quanti l'hanno notato, il pargoletto non è un maschio ma una femmina - notare quando viene appoggiato sul biliardo) che rappresenta tutti i pargoli del mondo, non è stato contagiato dal male; egli è incosciente del male. Esso viene portato in salvo, lontano da tanto male, dal bambino, il nipote di Titus, che ,sia pur toccato tangenzialmente dagli eventi luttuosi e strazianti, non ne è rimasto vittima, anzi ha sviluppato una sensibilità è la capacità di comprendere che l'unica via d'uscita, l'unico sentiero, l'unica speranza è quella di spezzare la catena di odio e credere nelle nuove generazioni che, al di là delle razze e sia pur generate da essere umani così tanto intrisi di odio e di malvagità, rappresentano l'alba nuova dell'uomo, la rinascita, l'ottimistica previsione di un mondo migliore.
Un lavoro non facile, per niente immediato, che andrebbe visto in lingua originale al massimo sottotitolato per apprezzare l'immensità della recitazione dei protagonisti. Il film è assolutamente fedele all'opera shakespiriana per quanto riguarda storia e dialoghi mentre tutto il resto è.... visionaria interpretazione del regista. Ora può piacere e non piacere ma questo vale per tutte le cose, specie se sono scelte coraggiose come queste, personalmente ho trovato alcuni passaggi eccessivamente kitsch ed altre non mi hanno pienamente convinto, sufficiente.
Una maestrale e reale trasposizione di una teatralità storica suggestionante. Un cast eccezionale ed un doppiaggio perfetto, da palcoscenico. Il film va visto non dalla poltrona, ma dagli okki del bambino.
L'inizio è grottescamente ridicolo, non si capisce se si è sbagliato film o se stiamo assistendo alla solita bufala camuffata da film... poi, beh, uno spettacolo!!!!! si entra in pieno nelle atmosfere, nei personaggi, nelle trame shakespeariane..... splendido davvero!!!!!!!!!