Mi è capitato di vedere questo film su Sky mentre ero a casa a riposarmi per l'influenza. Non avessi avuto il raffreddore mi sarei persa un capolavoro che mi era sfuggito. Un film bellissimo, toccante, altamente morale, con un finale tra i più belli, commoventi e intensi che io ricordi. Alla fine, all'ultima inquadratura, sono scoppiata in un pianto dirotto e irrefrenabile: senza che si fosse vista nemmeno l'ombra di un campo di concentramento, senza una sola scena di violenza in tutto il film, mi sono sentita crollare addosso, tutto su di me, la tragedia immane della seconda guerra mondiale. Così come la tragedia si abbatte improvvisa sul piccolo mondo chiuso del collegio che era riuscito a tenerla fuori. Un'emozione che non dimenticherò.
Nella giornata della memoria Rai1 manda in onda alle 3 di notte (vergogna!) questo piccolo,grande capolavoro Leone d'Oro a Venezia 1987 del regista francese Louis Malle. E' la storia vista con gli occhi di un fanciullo (lo stesso Malle) in un collegio cattolico nella Francia occupata del 1944. Questi fa amicizia con un compagno (Jean Bonnet) taciturno ma intelligentissimo di religione ebraica nascosto dagli stessi frati. Il finale putroppo sarà tragico: scoperti, Jean Bonnet altri 2 ragazzini più il Padre Jean capo del collegio verranno internati e poi uccisi ad Auschwitz e Mathausen. Molto azzeccate le ambientazioni e il clima oscurantista di quel periodo, secondo me anche la Francia non è pienamente riuscita a fare i conti col suo passato di collaborazionismo (il governo di Vichy) anche se in questo film si riesce a gettare uno sguardo sufficientemente distaccato sulla società di quegli anni. Il regista poi trarrà anche un romanzo dallo stesso titolo. Capolavoro voto 10.