La protagonista è merryl streep, sicuramente, così brava da essere troppo brava, come sempre, al punto da essere fastidiosa. ed è esattamente lei che impersona questo spirito malato di sospetti e di peccato , logorato dal tormento dell’infelicità di volere rendere perfetto il mondo con la cattiveria e la durezza, mentre in realtà si proietta fuori di sè il proprio tormento di sapersi peccaminosi e cattivi. ( che ben conosco nei cattolici. forse solo quelli di un tempo? oggi per fortuna non ne frequento più!)
pare proprio che il prete sia innocente, dalla storia, ma non abbastanza innocente, questo è anche il bello. la suora cattiva con un inganno scopre che nel suo passato qualche macchia c’è.
nessuno è abbastanza innocente a questo mondo, questa è la sottile inafferrabile rivelazione su cui riflettere, ma nessuno ha il diritto di arrogarsi a giudice e tormentare il prossimo e rovinargli la vita e contaminarne ogni respiro in nome di una purezza che , perlappunto, non esiste.
(il prete chiede alla suora "lei non ha mai commesso un peccato mortale?2 e lei deve rispondere per forza "sì"
non è un flm sulla pedofilia, la storia del prete e del ragazzino è quasi un pretesto .
Premetto che se c'è una cosa davvero valida nel film, questa è la recitazione straordinaria di Maryl Streep (nulla di nuovo insomma, ma l'ennesima piacevole conferma dell'attrice -secondo me- più brava in assoluto). Passiamo alla trama...interessante l'ambientazione, il conflitto tra la suora conservatrice e il parroco progressista. Ottima interpretazione dei personaggi principali...ma la trama...merita a stento la sufficienza. I presupposti del film sono validi: il mistero e gli intrighi all'interno degli ambienti clericali sono quasi sempre una carta vincente...tuttavia non c'è assolutamente spazio al colpo di scena che questo tipo di film esige nel copione (altrimenti diventa una storia piatta e che potrebbe provocare l'addormentamento, se si è stanchi...) tutto procede secondo la logica più ovvia...la suora alimenta un'intolleranza verso il parroco e trova un pretesto per allontanarlo dalla parrocchia, stop. Su questa trama si poteva lavorare molto meglio...svelare qualcosa in più della vita dei personaggi, ad esempio. Certo, fedelmente al titolo tutto sarebbe dovuto rimanere offuscato dal dubbio...ma il risultato finale è stato il dubbio apprezzamento del film.
Il dubbio è un film che, mentre viene visto, va anche analizzato. Chi si ferma alla mera storia della lotta di volontà tra Aloysius e Flynn non potrà mai apprezzarlo al meglio.
L'intera storia è basata sul concetto di Dubbio: dubbie sono la cattiveria di Aloysius e la bontà di Flynn, dubbio è qualsiasi cosa sia successa nella scuola; dubbia è la vittoria finale (di chi, poi?). E' impossibile dare una preferenza certa ai protagonisti, entrambi sfaccettati, entrambi incredibilmente oggettivi e privi di un qualsiasi identificativo negativo o positivo: l'unica cosa che si può fare, appunto, è dubitare. Ed essere certi di non poter avere alcuna certezza.
del film si salva solo la fotografia.
gli attori sono bravi, ma è la sceneggiatura che non regge!!
film inconcludente che non da nessuna emozione forte.
sconsigliato.
voto 3 perchè non merita di più.
ragazzi invece di vedervi questo film vedetevi un trailer di maccio capatonda dove almeno l'originalità fa ridere! hauahu
davvero pessimo mi aspettavo un bel finale e invece il finale non c'è: vedendo il film non conoscerete niente di più di quanto leggete sulla trama!
poi dell'interpretazione e scenografia non c'è niente da dire si... ma la trama è insufficente a spiegare i 5 oscar! ora pubblicatemelo per favore ! :)