Il Colonnello von Stauffenberg si trova sul fronte africano, Tunisia, per il suo atteggiamento un pò restio nell'eseguire ordini dall'alto, essendovi spesso in disappunto. In seguito ad un attacco a sorpresa da parte degli Alleati, perde un occhio, la mano destra e 3 dita della sinistra; una mutilazione che alimenterà in lui il risentimento verso il Fuhrer e gli alti gerarchi del Nazionalsocialismo. Tornato in Patria, si aggrega ad un gruppo di gerarchi che stanno cercando di cospirare contro Hitler, già scampato a 9 attentati.
Decide furbescamente di utilizzare "Il Piano Valchiria", che i gerarchi del Nazismo tengono in serbo in caso di morte del Fuhrer, come fase di mantenimento dell'ordine politico, per dare così al tutto una parvenza di normalità. Quando tutto sembra essere andato per il meglio. Il film descrive molto bene il decimo e ultimo attentato provato ai danni di Hitler, definito "Operazione Valchiria"; a pochi mesi dalla fine del regime Nazionalsocialista. Gli organizzatori di tale piano divennero, con la caduta del Regime nazista, dei veri eroi della resistenza. Il lungometraggio è lineare, dinamico, di facile comprensione e mai noioso. Elementi questi difficilmente riscontrabili contemporaneamente in un film che tratta di un evento storico. Bravo Tom Cruise nei panni del Colonnello von Stauffenberg.
La trama la si conosce, come si conoscono le doti interpretative di Tom Cruise. Bryan Singer continua un percorso di regia, che si distanzia dai suoi colleghi over 40 in voga negli ultimi anni, che per altro sono niente male (vedasi McG, Brett Ratner, Darren Aronofsky, David Fincher, ecc.). Non c'è da lamentarsi, la regia è formalmente perfetta, come la ricostruzione dettagliata dei fatti, la fotografia calda e le inqudrature in formato 1.85:1 donano al film l'aspetto datato, rispetto al solito formato (2.35:1). Ottimo anche il montaggio del musichiere montatore John Ottman, che anche quà come al suo solito, cura sia montaggio che musiche. In ogni caso, anche se Tom Cruise ci sta come i cavoli a merenda nel ruolo di Stauffenberg, la sua performance è più che buona e la qualità della recitazione è complessivamente molto alta.
Questo film per me è stato davvero una soprpresa positiva, soprattutto alla luce delle polemiche che lo hanno accompagnato all'uscita. Di sicuro si tratta di una pellicola per appassionati del genere: gli altri ne resterebbero annoiati. Comunque la storia è costruita col giusto livello di tensione e gli attori sono sempre credibili, soprattutto Cruise. E poi è curato nei minimi dettagli: finalmente un film americano in cui gli stranieri (sia del passato che del presente) scrivono nella propria lingua, anziché in un innaturale e forzato inglese! E' vero che, come alcuni hanno rimproverato a Singer, la storia manca di approfondire le ragioni per cui Von Stauffeberg aderì al nazismo, mentre, al contrario, è prodigo di spiegazioni per cui ordì il complotto; ma d'altronde la storia è realmente accaduta e il film funziona anche così, senza perdere di coerenza.
Un film storico come deve essere fatto ... cioè un film che racconta un fatto non un film che specula sui personaggi!
Se perdesse tempo nel tentativo di caratterizzarli sarebbe un film di fantasia che esprime solo l'opinione dell'autore perché nessuno può sapere chi erano veramente i protagonisti.
In un film storico i protagonisti sono stilizzati per forza altrimenti non sarebbe "storico", molto importante è la ricostruzione della vicenda anche qui resistendo alla tentazione di specularci sopra a favore della narrazione e molto importante è la ricostruzione dei dettagli e dell'ambiente.
Nel suo genere merita un 10.
gran bella pellicola. peccato per il finale un po' troppo precipitoso.
ottime le ricostruzioni, grande suspence, anche se la storia la conoscevamo già.
buone le interpretazioni degli attori e le musiche.
film consigliato a tutti.