alla fine io ho preferito "blood story". un po' i mezzi, qualche effetto, nei movimenti, una qualità di illuminazione maggiore e un cast più capace. pare indubitabile che ci sia un abisso tra la recitazione del film svedese e quella della copia americana e alla fine della fiera in un film conta anche quella.
la sceneggiatura è la stessa, e non è originale per nessuno dei due, lasciami entrare è un film guardabile, di realizzazione molto low cost, con una storia molto interessante. la copia americana riesce a trasmettere meglio il rapporto tra i personaggi, sacrificando passaggi storici poco significativi per focalizzarsi sul rapporto tra i bambini.
è un film godibile, ma mi pare tecnicamente un prodotto poco valido per il 2011. non mi è dispiaciuta la regia e la fotgrafia non è male, considerato un budget ristretto. gli americani hanno più soldi. in questo caso li hanno usati per fare solo dei ritocchi, senza rovinare, a mio giudizio, nulla. ergo questo film per me vale un po' meno di blood story, comunque interessante.
Un bel film, non c'è che dire. Fonde bene l'elemento horror (alquanto leggero peraltro) con il dramma adolescenziale, inquadrandolo in una storia che comunica comunque un messaggio di tenerezza ed abbandono. Chi è abituato ai ritmi serrati dei film anericani lo lasci perdere, questo è un film svedese, e come tutti i film nordici, lascia molto spazio alle pause di silenzio, il dialogo è essenziale, ma efficace,le atmosfere soffuse. Molto bello il finale. Vale sicuramente la pena vederlo.
un film troppo lento x esser classificato come Horror, Thriller alcune sequenza non hanno ne capo ne coda, e poi non serve avere i budget americani per dare un minimo di costumi agli attori.
in pratica non lo consiglio ai più, ma se piace il cinema svedese allora può essere che faccia per voi...