un altro film che ci fa notare come una guerra a migliaia di chilometri possa stravolgere la nostra vita o quella di chi ci sta vicino, le interpretazioni non sono magistrali e magari qualche dettaglio in più ci sarebbe stato bene, per il resto un bel film da guardare con la fidanzata (meglio se pacifista e antiBush)
Grace is gone sicuramente non sarà il film dell'anno, questo è vero, però per quello che ha da dire, per come lo dice e per la magistrale interpretazione di Cusack, doveva quanto meno essere preso più in considerazione. I film a riguardo della guerra in Iraq sono ormai tanti, forse troppi, però in questo lungometraggio si ha la visione della guerra dalla parte di colui che ha il proprio caro in un paese lontano, dove si combatte per la vita. Un uomo con la moglie in guerra, con 2 figlie con cui il rapporto non è tra i migliori. Il progressivo avvicinamento tra padre e figlie è ben costruito, in modo da non annoiare (in quanto la trama è basata quasi totalmente sull'interpretazione e la sofferenza del protagonista). Sempre considerando la penuria dei film che stanno circolando in questi ultimi mesi, questo film è come un raggio di luce nel buio e Cusack, insieme a Martian Child mette a segno una egregia doppietta. Questo film merita anche solo per vedere l'interpretazione di Cusack che ultimamente si sta facendo davvero notare per questi ruoli drammatici. Certo la storia di fondo è quella che, poteva essere costruito anche meglio, ma già così è un ottimo film che fa riflettere su quanto crudele può essere perdere un proprio caro e doverlo dire a delle bambine. Interpretazione da 10, trama e sceneggiatura da 6, un bell'8 di media.