Non lo reputo un film horror ma un comico bellissimo... mi ha fatto crepare dal ridere...poi la storia d'amore tra la pecora e l'uomo è bellissima...x non parlare del modo in cui le pecore vengono distrutte...con un mal di pancia!!ma x piacere...se mi dite horror il voto è 2...se è un comico(e questo è) gli do un 8.ahahaha
Nei film bisogna trovare quello che si cerca, forse involontariamente il regista ha toccato qualche tasto di una comicità paradossale. Mi ricorda qualche scena di "Frankestein junior". Quello della pecora assassina è un tema che fa crepare dalle risate. Neanche un bambino riesce a spaventarsi. Anche l'approssimazione degli effetti speciali è veramente spettacolare. Il problema è che fare un horror originale è difficile, questa mi sembra un ottima variazione sul tema. Chi avrebbe mai pensato alle pecore?. Opinione personale naturalmente.
sorprendentemente... è un bel film. temevo in un'idiozia horror e invece, splatter a parte, l'unico orrore sarebbe quello di vedere un domani nel mondo l'esplosione incontrollata di qualche manipolazione genetica da laboratorio. lo definirei una commedia ambientalista contornata da... molta salsa di pomodoro... ;)
Il giovane Henry, torna nelle brughiere ricche di pascoli e territori da agricoltura per superare la morte del padre, sconfiggere la paura delle pecore e riscuotere parte dell'eridà pattuita con il fratello. Nello stesso momento Experience e Grant, due ambientalisti, scavalcano la recinzione di sicurezza di un laboratorio segreto e, dopo aver rubato un embrione di ovino, fuggono nelle campagne. Grant inciampa, il cristallo si rompe e un agnello morde Grant. Da li in poi le pecore, con una forma di contagio rivelano una forte aggressività, dovuta ad esperimenti genetici affrontati da Angus; il fratello di Henry. Una trama che forse può sembrare uno sceneggiato tv a basso costo, ma le apparenze ingannano. L'esordiente regista Britannico Jonathan King esprime il suo talento dirigendo un'opera comica ma allo stesso tempo grottesca, truculenta e di forte impatto che, usando il solito pretesto dell'esperimento genetico, da forma ad un horror con molte varianti. King omaggia il cinema in generale, ma la sua musa inspiratrice è George Romero, alias mister Zombie. E difatti, il contagio di Black Sheep, si diparte da un morso e da una conseguente mutazione in pecore/uomini, pronte a riprodursi e ad espandersi in tutta la Gran Bretagna. Il cast, composto solamente da volti esordienti, è giustamente demenziale e perfetto nei singoli ruoli dal protagonista con la fobia per le pecore, al pastore comune, gli ambientalisti babbioni(solo il Grant interpretato da Oliver Driver) e il pazzo imprenditore locale che, come la regola del genere vuole, troverà la giusta fine che si merita. Un film dal montaggio adeguato, dalla sceneggiatura demenziale ma non banale, e dagli effetti speciali(i responsabili sono i make-artists dei tre Signore Degli Anelli) truculenti ma da non prendere troppo sul serio. Una piccola gemma di culto ben riuscita che sa dosare la commedia all'horror senza cadere nel comico involontario o nel troppo scontato. Tra le scene da ricordare, la pecora che guida un autocarro, qualche battuta scaramantica ben riuscita e il protagonista fifone che, per raggiungere il fratello in via di trasformazione, si traveste da pecora per sorpassare il gregge feroce. Per non parlare poi, della trovata finale che pone fine alla catastrofe. Una pellicola che merita di essere rivista, anche se da noi in Italia è arrivata con due anni di ritardo e non ha fatto molto successo.
sarò breve..il film è carino a guardarlo in compagnia..qualche pezzo in qua e la fa abbastanza ridere...per il resto bisogna veramente avere pazienza e aspettare la fine del film in modo sereno...se almeno gli effetti speciale fossero stati curati meglio al film avrei dato qualcosa in più...voto 5...beeeeeee