Non mi ha lasciato granchè. Forse l'idea dell'intreccio delle storie e dell'intreccio degli eventi poteva essere sfruttata meglio, ma senza dubbio non è cosa nuova. Ci sono stati registri che hanno costruito capolavori giocando su intrecci di storie (I Soliti Sospetti - Memento ... per citarne un paio celebri!) ma sicuramente questo film, nonostante sia "godibile" non lascia niente di particolare. I personaggi sono assolutamente anonimi, non traspare molto della loro personalità ne dei loro pensieri (eccetto, ovviamente, questa improvvisa love story tra Fraser e Buffy). Trovo il film proprio niente di particolare... non da buttare, ma di certo non si eccede per niente... Sembra un agglomerarsi di tante idee, senza però venire a capo neanche di una di esse. Ambientazione da rivedere assolutamente! Voto 5.
sufficienza regalata...se non ci fossero stati attori del calibro di garcia, bacon e withaker questo film sarebbe stato quasi inguardabile...meno male che dura poco...
Ho visto quseto film percè sono un grane fan della gellar e la ringrazio perchè se non era per lei molto probabilmente non avrei visto questo film.il cast ottimo,la storia perfetta e a mio parere migliore di quella di crash..non rimarrei sorpreso se la gellar riceverebbe la candidatura all'oscar.che altro dire:the air i breathe
Sicuramente il film è da vedere. Non ti annoia e ti fà seguire l' evolversi delle vicende con attenzione. Belle le interpretazioni di Brendan Frazer e Sarah Michelle Gellar.
Nonostante un grande cast costituito dai nomi di Kevin Bacon, Sarah Michelle Gellar, Forest Whitaker, Brendan Fraser, Andy Garcia, Julie Delpy ed Emile Hirsch (il principale motivo, assieme alla trama della pellicola, che me l'ha fatto attendere così tanto) il film ha avuto un approdo molto travagliato qui in Italia (strano, eh?): è stato addirittura il terzultimo paese a distribuirlo nelle proprie sale, con un insospettabile slittamento di ben 5 mesi (come prima data d'uscita c'era aprile 2008, come infatti è stato in diversi paesi. Poi, mesi di oblio, con il timore che il film non avrebbe mai visto il buio delle sale.).
"The Air I Breathe" (rarissimo caso di "non-traduzione"! Wow, e com'è? Che è successo?) si presenta allo spettatore con una struttura ad incastro, alla quale ormai ci abbiamo fatto l'abitudine: storie apparentemente slegate una dall'altra che arrivano poi ad incrociarsi negli eventi cardine influenzandosi tra di loro nel proseguo della pellicola. Abbiamo imparato a familiarizzare con una struttura del genere attraverso le pellicole di Alejandro González Iñárritu, o ancora con il film premio Oscar "Crash - Contatto fisico", e la ritroveremo nel debutto alla regia dello sceneggiatore Guillermo Arriaga con "The Burning Plain". Dunque, un impianto ricercato ed ambizioso (qui ancora di più essendo un'opera prima con tra le mani un cast del genere) che si struttura in quattro episodi, ispirati ad un antico proverbio cinese che identifica i quattro principali sentimenti e stati d'animo dell'uomo in felicità, piacere, dolore e amore.
Dai più è stato criticato e smontato praticamente senza pietà, ma io trovo quei giudizi fin troppo severi ed estremi, ed il film, al contrario, è per me un esperimento interessante, intrigante ed abbastanza riuscito, nonostante i suoi difetti. Azzeccate le cupe atmosfere che si respirano praticamente per tutto il film, il montaggio è frenetico e fondamentale più di altri aspetti per una pellicola di questo genere, e gli attori sono bene in parte. Ci si emoziona soprattutto con la storia interpretata in primis da Sarah Michelle Gellar, ci si incuriosisce e si rimane sorpresi dalle altre, soprattutto quando tutto poi va al suo posto. Questi più o meno gli aspetti che più mi hanno convinta della validità di questo piccolo film, molto sottovalutato (in primis dalla pubblicità e dalla distribuzione!).