Il seme della discordia è giocato su due elementi principali. Il primo, la bellezza esteriore e interiore della donna, vista nella sua versione mediterranea. Il secondo, la sua natura sensuale e sessuale con i suoi strani e imprevedibili percorsi. Il tutto descritto da un occhio giocoso, senza morbosità, con una punta di amarezza ironica, mai pesante o sentenziosa. Lo spunto alla narrazione è dato dalla coppia Murino-Gassman, che nella finzione è quella abbastanza consueta di una moglie e marito alquanto lontani e insoddisfatti, finché lei non arriva a sapere di essere incinta nello stesso giorno in cui lui apprende di essere sterile. In realtà, entrambi hanno qualche piccolo segreto da nascondere all’altro, entrambi sono abbastanza intelligenti e spregiudicati da non fare un dramma di ciò che non lo è, entrambi scelgono la vita e l’amore invece delle lacerazioni e degli odi. Entrambi lo fanno con leggerezza, ma non è detto che non soffrano, solo non lo fanno pesare. In una società che ha già tanti motivi per riconoscersi laida, brutale e spesso senza speranza, Corsicato sceglie la bellezza muliebre, la sua morbidezza, la sua saggezza antica e la inquadra in una Napoli moderna e ordinata, la cui vita si svolge tra i grattacieli di un nuovo quartiere cittadino, un po’ kitsch un po’ rock, con una fotografia nitida quasi iperreale, sottolineata da colori caldi di tipo orientale.
La storia si ispira alla lontana alla Marchesa Von O., di Kleist, ma nella scelta di donne voluttuose e curvilinee, quasi da fumetto, di uomini imbelli e un po’ vigliacchi, di citazioni sparse a piene mani, nell’irriverenza quasi infantile, si rispecchia tutta la vena napoletana, non tradizionale ma personalissima, di Pappi Corsicato.
Tra gli attori non è felicissima la scelta di Alessandro Gassman. Bravissima la Ferrari. Di fascino indiscutibile la Murino, statuaria e sensualissima, una specie di divinità greca calata tra i vetri e l’acciaio di una moderna periferia. Personalmente mi auguro di non dover aspettare altri quindici anni per rivedere un buon lavoro dell’autore.
Si è vero, il film strizza l'occhio a quelli di Almodovar.......io l'ho trovato divertente, ironico. Fotografia coloratissima e personaggi un tantino caricaturati ma decisamente veraci........l'effetto d'insieme risulta essere gradevole e, visto quello che c'è in giro, abbondantemente al di sopra della media.
Ogni tanto qualcosa di particolare e con un taglio registico caratterizzato e personale non guasta proprio!
Alessandro Gasmann bravo anche quando dorme (non è una novità) e Caterina Murino brava e circondata da una bellezza esplosiva ma, incredibile, non invadente.
Se poteva incuriosire il tema e la biografia del regista, questa curiosità ahimè si esaurisce ben presto...la sceneggiatura zoppica al punto di svolta (chi sarà il padre? Il ladruncolo purtopppo è pure impotente...!!) per concentrarsi sul piacere tutto napoletano per la femmina. Che cammina, cammina, bellissima e carnosa questo è curioso, in una città depurata dai suoi vitali tratti mediterranei - mare, sole e un pò di palazzi scrostati- per presentarsi moderna e professionale ma incapace di far crescere l'amore. E se il maschio venditor di sementi, per di più non fertilizza? Ci penserà qualcun'altro...Peccato perchè ci sono alcune scene davvero esilaranti (la commessa vestita da monaca), ma del tutto isolate nella piattezza, certo colorata e un pò vintage, del racconto.
Allora esistono ancora registi che sanno far ridere? dopo aver fatto il pieno di drammi in salsa ozpeteck, finalmente un po' di sano divertimento e di ironia!era ora! finalmente entro in sala e affogo una risata non una lacrima...un film divertente, sicuramente furbo nel citare grandi autori e nel parodiare alcuni pezzi sacri di cinema, ma andiamo, chi non lo fa? se ragionassimo così non dovremmo nemmeno guardare i film di tarantino! rendo merito a corsicato per aver saputo trattare ( ammetto, alla almodovar) una storia seria, giocando con i volti dei due protagonisti, ottimi interpreti tra l'altro, e con le loro debolezze, mostrandone un lato diverso e denudandoli della loro bellezza e sensualità, anzi forse un po' troppo nel caso della murino, ma parlo per invidia! questo film mi ha fatto sbellicare dalle risate che sottolineo ho potuto fare perchè in sala eravamo solo in quattro....vergogna!ho amato la scelta di una location, che sicuramente mi ha ricordato tanto alcuni scenari del cinema francese, ma per lo meno è originale! come se l'italia filmabile si esaurisse a roma! e ho amato la scelta dei colori, per non parlare dei virtuosismi di montaggio (finalmente un montaggio come si deve!)! infine dico grazie a peppi perchè mi ha ricordato che esistono registi italiani che pensano ancora al pubblico, un pubblico che ogni tanto ha anche voglia di divertirsi godendosi allo stesso tempo un film intelligente come questo!
E' vero, nonostante la sua frivolezza, a volte banalità devo ammettere che mi è piaciuto. Per gli attori, a mio parere azzeccatissimi, anzi proprio M. Stella è una riuscitissima svampita. Mi è piaciuto per i colori, bellissimi ed intensissimi, per i costumi e per le trovate della trama. Beh, penso possa bastare per un film o mi accontento di poco?