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Un giorno perfetto

Opinioni presenti: 60
Media Voto: Media Voto: 6.5 (6.5/10)

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Film tristemente veritiero

(7/10) Voto 7di 10

Invece, caro Simon71, io sono daccordo col ragazzo 22enne di Roma. Forse ci siamo fatti un po' tutti traviare dal femminismo post anni 70, ma quelli che tu chiami "problemi psichici" sono normalissime e prevedibilissime reazioni di un uomo che vede sgretolarsi tutta la sua vita davanti agli occhi. Ormai alle donne è concesso tutto, anche di mandare a monte un matrimonio, una famiglia, l'uomo non ha più nessun diritto, neanche quello di chiedere una spiagazione, o di sclerare un po'. Se lei avesse avuto una "parola dolce" con l'ex marito, anzichè tenere quel tono sprezzante e trattare da povero idiota un uomo che ha avuto l'unica colpa di perdere il bene più grande, la famiglia, forse non sarebbe finita così tragicamente. E invece no, l'uomo deve essere un freddo robot capace di scrollare le spalle e dire "massì dai" anche se la moglie per un capriccio decide di mandare all'aria tutto e lo tratta anche come una pezza, lui non ha diritto alla minima comprensione anzi, di fronte a reazioni più che naturali, si deve sentir dare anche del pazzo. Un calzino vecchio da buttare, zitto e muto. Lei invece viene esaltata, come l'eroina che "va avanti contro tutte le avversità" come scritto nella scheda. Una visione delle cose semplicemente sconcertante.



Marco, 29 anni, Taranto (TA).




Ma ne capite d cinema??

(10/10) Voto 10di 10

Ma scusate voi pagate il biglietto del cinema per andare a vedere un film che "faccia stare bene"? Il cinema deve raccontare gli eventi della vita, ricostruire quello che avviene nella quotidianità, essere forte quando si raccontano storie come questa! Un giorno perfetto e' un gran bel film! Adesso capisco perchè i film di Boldi e De Sica sbancano il botteghino, gli italiani vanno al cinema per ridere e basta.



Giovanni, 24 anni, Parma.




Finalmente Ozpetek

(9/10) Voto 9di 10

Prima considerazione non banale:direi il miglior film di Ozpetek. E aggiungerei:finalmente. Finalmente perché tutte le pellicole precedenti lasciavano intuire un grande talento ancora non pienamente espresso; ossia non pienamente riversato in un film lucido, diretto con mano ferma, senza inutili svolazzi, compiacimenti, attorcigliamenti; un film controllato, asciutto, rigoroso dalla prima all'ultima inquadratura. Tutte caratteristiche che il "giorno perfetto" possiede al di là di ogni ragionevole dubbio. Dobbiamo forse ricordare tutto il secondo tempo di "Saturno contro", che dopo una prima parte varia e scoppiettante, scade poi in risibili e prolungati piagnistei? O le discontinuità del "Cuore sacro" con la pur splendida Bobulova? O la storia un pò da fotoromanzo della "finestra di fronte"? Per non parlare poi dei cascami delle atmosfere alla Almodovar di cui é stato finora punteggiato il cinema di Ozpetek. Al quale però bisogna riconoscere di essere uno dei pochissimi registi italiani, insieme certamente a Tornatore (La sconosciuta),in grado di raccontare la nostra realtà quotidiana e di dare al suo cinema una sorta di dignità sociale alla quale qualunque pellicola dovrebbe ispirarsi. Il panorama registico italiano é al momento alquanto povero e triste. I tempi della commedia all'italiana sono davvero molto lontani. Ozpetek, talento da riconoscere e coltivare, ha dimostrato e dimostra col suo lavoro che è possibile raccontare la realtà con un minimo di distacco e con un proprio linguaggio scarno, asciutto e, in qualche modo, poetico. E dimostra anche che gli attori di questo tempo, se ben diretti e valorizzati, possono non avere niente da invidiare ai Gassman, ai Manfredi, ai Tognazzi che hanno la storia del cinema italiano.



Marco, 44 anni, Palermo (PA).




Un giorno perfetto

(8/10) Voto 8di 10

Archiviata con "Saturno contro" una fase importante della sua carriera, Ozpetek si rimette in gioco con questo "Un giorno perfetto", tratto da un romanzo di Melania Mazzucco. Un film che esula totalmente dalle tematiche affrontate finora dal regista turco. A parte le comparsate di alcuni dei suoi "fedelissimi" (Bacchi, De Cicco, Yilmaz) siamo di fronte ad un' opera che difficilmente attribuiresti alla sapiente mano dell'autore de "Il bagno turco" e "Le fate ignoranti". A parte questo iniziale spaesamento, il film però ripaga con gli interessi lo spettatore. Abbandonata almeno momentaneamente la fruttuosa collaborazione con Romoli e Corsi, Ozpetek scrive a quattro mani una sceneggiatura di ferro con uno dei migliori professionisti del settore, Petraglia, affida la musica al grande Guerra e si circonda di un cast di eccezionali professionisti. Mastandrea, Guerritore, Sandrelli, Grimaudo, Binasco, Finocchiaro tutti in splendida forma. Su tutti spicca però Isabella Ferrari, attrice sublime che un cinema meno distratto di quello italiano avrebbe valorizzato diversamente durante tutti questi anni. Ed ormai nella direzione degli attori, Ozpetek davvero può ambire al rango dei migliori, Almodovar in primis. Un film tecnicamente ed emotivamente ottimo che consiglio di non perdere, tralasciando tutte le polemiche sui film "tristi" che, di fronte a pellicole di questa qualità cinematografica, c'entrano come cavoli a colazione. 90' di grande cinema.



Jos, 24 anni, Salerno.




Un vero giorno "perfetto"

(9/10) Voto 9di 10

Innanzitutto ci tengo a dire che non concordo affatto con chi invita ad andarsi a mangiare una pizza invece che andare al cinema a vedere questo bel film italiano. Girato bene ed interpretato altrettanto bene da tutti gli attori, l'ho trovato emozionante e per alcuni aspetti raffinato. Il titolo lo spiega Emma, quando dice che ha perso il lavoro e si è scassata la macchina, quindi è il suo "giorno perfetto", purtroppo non sa quello che le dovrà ancora capitare. Quello che, secondo me, emerge è che sono tutti perdenti, il politico perde ragazza (incinta), figlio (in fuga)e libertà (visto che non verrà candidato ed è certo della sua colpevolezza), il figlio perderà la donna che ama (e come si fa a non vedere il lavoro di cesello del regista per entrare nella psicologia di questo ragazzo), anche lei perderà lui (nonostante gli interessi), Mastandrea perde tutto, il bambino perde anche i sogni (il pesciolino nella pallina...). Nessuno ne uscirà bene. Il finale è un pugno nello stomaco. Ripeto a me è piaciuto. Magari non gli darei 9 ma la media va aiutata... :-D



Elabib, 37 anni, Taranto.





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