Allora, partiamo col presupposto che la prima volta che lo vidi non mi piacque troppo. Lo trovavo registicamente e tecnicamente stupendo, tuttavia troppo lento e banale. Fortunatamente, dopo aver maturato un senso critico maggiore e una consapevolezza di cosa fosse questo film, l'ho rivalutato pienamente. Il film porta con se molti significati filosofici che ossessionano l'umanità da sempre, come "Chi ci ha creato?" o "Chi ha creato il creatore?", alle quali il film volutamente non da una risposta. Il dramma di HAL, la macchina perfetta costretta a fare l'unica cosa per cui non è stato programmato; mentire. Non scordiamoci poi dei ritmi lenti e asfissianti, voluti per accentuare la drammaticità degli eventi, e degli effetti speciali insuperabili. Kubrick è un genio e con 2001 creato il suo capolavoro.
A mio avviso il più grande capolavoro della storia del cinema. Un commento di poche righe sarebbe solo riduttivo, anche perché il film si commenta da solo. Per tutti coloro che si ostinano a criticarlo ritenendolo noioso e persino "sopravvalutato" sentendosi in diritto di sminuire un'opera di tale grandezza solo per una loro mancata comprensione (e competenza) consiglio di leggersi un libro a riguardo per capire cosa sia il vero cinema. Certo, non metto in discussione la soggettività, anche un capolavoro può non piacere, ma abbiate perlomeno la decenza di non scrivere frasi offensive e inutilmente invettive verso un'opera che semplicemente non avete compreso a pieno
Non solamente un Film, ma un'opera d'arte a 360°. E' un Capolavoro Immortale ed una pietra miliare della storia del Cinema. Senza alcun dubbio è tra i miei 15 film preferiti in assoluto.
Film visivamente perfetto: la scenografia, gli effetti speciali e le ambientazioni nello spazio non si discutono, tanto che Kubrick vinse l'Oscar per i migliori effetti speciali nel '69. Passiamo all' "audio": in certi momenti del film mi è sembrato di essere al Conservatorio ad ascoltare un concertista che suonava, per questo avrei preferito qualche dialogo in più (o anche un po' di silenzio) piuttosto che questo abuso di musica classica. Estenuanti i primi 20 minuti da documentario sulla vita delle scimmie. Le scene nello spazio, anche se "fisicamente" è giusto che siano più lente, sono puro narcisismo di un regista che ho apprezzato notevolmente in Shining, Arancia Meccanica, Il Dottor Stranamore e Full Metal Jacket, ma che qui, a grandissimo malincuore, mi sento di bocciare pesantemente. Chissà, forse tra qualche anno potrò apprezzare di più...
mi rivolgo in particolar modo al commento precedente e con questo colgo l'occasione per scrivere anche una mia breve opinione su questo film. Prima di tutto, consiglio al commentatore che ripeteva "studiate, studiate, studiate" di studiarsi bene cosa sia il "cinema", quale sia il suo fine e quali siano i suoi mezzi. Il film del geniale Stanley Cubrick è un film del 1968: effetti speciali incredibili per l'epoca. Scenografie e fotografie degne di un genio della cinepresa, un accostamento musica-immagine ineguagliabile. Uno sguardo sul futuro, sulla tecnologia (sempre più "umana" o comunque sostituta delle capacità umane) incredibile. E poi la trama. Una trama NON FACILE. Una trama a libera interpretazione sotto molti aspetti. Una trama che, il commentatore sopracitato ha determinato in un tale modo (la sua ultima affermazione "pregare il monolite" mi porta a dubitare che egli abbia davvero capito il senso del film) e che io invece ho compreso in maniera differente. Nel complesso, per valutare un film bisogna fare un'analisi globale dello stesso, rapportandolo al periodo in cui è stato girato, agli strumenti a disposizione e soprattutto alla capacità di trasmettere emozioni. Si può comprendere o non comprendere 2001 odissea nello spazio (probabilmente è più facile non comprenderlo) ma dare un voto come 2, significa non avere compreso il senso del GRANDE CINEMA e soprattutto, ricordiamo, che è un film di fantascienza, non un film storico o che debba necessariamente calcare la linea della verità. Non credo fosse nelle intenzioni del regista "promuovere una sua verità filosofica" ma tutt'al più aprire semplicemente nuovi orizzonti per meditare....