Sono un cultore del genere horror fantasy,e pur rispettando sempre le opinioni altrui rimango estremamente perplesso nel leggere commenti positivi per un B movie come questo. I messaggi subliminali palesi che vengono lanciati sono quasi grotteschi, come non viene in mente subito Terminator2 con il "robot cattivo" che prendeva sembianze umane e il cui braccio e mano diventavano una lama? o ancora matrix con i suoi agenti muniti di occhialetti da figo..e non ultimo il capolavoro di wenders "un cielo sopra berlino" dove gli angeli abbandonavano il loro stato etereo per amore di una mortale..e infine trama sceneggiatura e fotografia da no comment...
con una r sola e nel vero senso della parola. filmaccio da adolescenti per di più fatto in economia e si vede. prevedibile, stupido,a tratti pure assai noioso, attori mediocri, battute telefonate. che altro dire...c'è di peggio? il finale lascia pensare a un seguito...questa cosa mette davvero paura!
Straquoto la recensione di FilmUp,per questo thriller veloce e godibile,sicuramente sopra la media di altre produzioni. 10 per l'impego generale: a buon rendere,spero...
Allibito....si, quando leggo certi commenti resto francamente allibito..
premessa: le morti di ian stone non è un capolavoro, ma un film dalla sceneggiatura ampiamente vista e rivista... ciò che mi ha letteralmente schockato ( e che deve avere schockato più di un critico) è che signori, stiamo parlando di un regista italiano, regista per giunta scomparso dalle scene dopo un thriller di serie b come il sequel del famoso (pure quello originale non certo capolvaoro) sotto il vestito niente...
stiamo parlando (eresia!!) di un film horror partorito da un'italica mente ed interamente girato in inghilterra (ari eresia)...
naturalmente non ci si sofferma sugli effetti speciali più che decorosi...no...non ci si sofferma sulla regia funzionale alla storia, asciutta, priva di sbavature ed incongruenze psicodrammatiche tipiche del cinema italiano di qualunque genere.... soprattutto non ci si sofferma sulle scempiaggini quelle si di gran parte del cinema horror "de noantri" degli ultimi tempi...la mia mente corre a porcherie indegne persino di un "jesus franco" d'annata come "la terza madre" oppure il tanto osannato "occhi di cristallo"...per tacere del ritorno all' horror di avati, che ormai credo si trovi più a suo agio con la commedia...
no, signori, qui abbiamo un film dalla trama modello deja-vu, ma realizzato, confezionato in maniera dignitosa, con interpetazioni e pur itrattenimento degno dei soliti "crooner" americani...un film che sta dalle parti di "final destination", "butterfly effect"...
e, aggiungo, la confezione è data dalle nuove 3 unità: luogo (non l' italia), volti (non italiani) e azione (l'armamentario che solo all'estero sanno usare)... e di fronte a pietosi "gialli" con soubrette o ex-soubrette che incollano 5 milioni di italioti davanti ai teleschermi (ogni riferimento a quell'igmominio con protagonista manuela arcuri è puramente voluto)...beh, chapeau, signori, tanto di cappello a dario piana, che come tanti ha capito che ormai la crisi del cinema italiano (soprattutto quello di genere) è cosa fatta, irreversibile...e che se girato in italia..."coi potenti mezzi..." tanto per parafrasare arbore sarebbe stato si qualcosa di horror, ma nel senso dello schifo...
saluti
Un po' Matrix nei vestiti, un po' Butterfly Effect per i salti spazio tempo un pò i dissennatori di Harry Potter......si lascia guardare; 6- si può fare d+
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(5/10)
