Si capisce subito che siamo in presenza di un film grandissimo per la capacità dell'autore di coniugare la fantasia della storia con il rigore del linguaggio cinematografico. E' veramente difficile, oggi, trovare film di questo livello.
Mi ha colpito la capacità dell'autore di rappresentare magnificamente una storia originale. Trovo anche interessante la recitazioni di alcuni attori ed in particolare di Hermuggen che disegna a gesti il profilo del gigante buono che è chiamato ad interpretare. Persino la Desideri e Bonini rendono meglio del solito. Certamente però il punto di forza è rappresentato dalla storia che si dipana in un duplice piano temporale rappresentando contestulamente la dinamicità degli avvenimenti e la staticità dei sentimenti.
Il film fa riferimento a temi antichi ma con una rappresentazione moderna che lo rende attuale nei contenuti e nella forma. Raramente capita di vedere un'opera come questa.
Ho letto con molto interesse le opinioni pubblicate su questo film. I primi commenti mi pare colgano meglio gli aspetti fondamentali del film ed in particolare la concezione primordiale della spiritualità e l'interpretazione circolare del trascorrere del tempo. Mi permetto di aggiungere che i contenuti, pure molto profondi, non sarebbero bastati a fare un buon film se il regista non avesse aggiunto una capacità di raccontare che consente alla storia di svolgersi in un continuum che non soffre di fratture narrative.
Che tra gli attori non ci siano prime donne mi pare una scelta precisa del regista che ha potuto così gestire il cast a suo piacimento. Ricavandone un film a mio avviso di assoluto livello, impegnato, ad alto contenuto civile, arricchito da una grande scenografia e ottime musiche. Non mi dilungo oltre perchè su questo forum sono già state espressi giudizi più autorevoli del mio, in particolare sul tema del passato ancestrale e del rapporto tra bene e male.