Un film assolutamente spiazzante,dove è impossibile capire quanto "si debba essere normali per essere considerati matti",oppure "quanto si debba essere matti per non essere normali".Lo stesso titolo suggerisce un intricato gioco di parole,che non è chiaro se sia "qualcuno è diventato matto", ose intenda che uno "non matto" va a finire nel nido dei matti e trattato come tale.
10 e' l'unico voto che puo' meritare questo film:il dramma esistenziale ,il terrore della liberta' ,in particolare la vicenda di Billy bibbit mi ha colpito in modo particolare, poiche ci descrive come molto spesso nella vita,sceglimao di costrurci da soli la nostra prigione ,ritrovandoci in una schavitu' autoimposta ,piuttosto che uscire fuori e sentirci liberi.E' piu' facile abituarsi a soffrire che soffrire per liberarsi.Inutile parlare di Jack Nicholson e' sempre tra i migliori se non il migliore attore di tutti i tempi!
Tratto da un romanzo di Ken Kesey, il film non è solo uno spietato atto di accusa contro i manicomi, ma una metafora di straordinaria incisività sull'intolleranza del Potere, sui meccanismi repressivi della società, sul condizionamento dell'uomo da parte di altri uomini. Diretto e interpretato con rara maestria, giocato su una vasta gamma di toni egregiamente fusi, animato da personaggi di toccante verità, il film ruota intorno alla figura di uno scapestrato amante della libertà... attori stratosferici.. come i giovanissimi Jack Nicholson Danny DeVito e Christopher Lloyd
Film straordinario con un Jack Nicholson FANTASTICO e STREPITOSO!!!! Questo splendido adattamento al best-seller di ken Kesey si aggiudicò nel 1975 tutti e cinque gli oscar,veramente sensazionale!! Senza dubbio un film che ha segnato la storia del cinema per la trattazione di un argomento molto delicato come il disagio degli ospedali psichiatrici..Un film che fa..volare!!
Voto :10