Film assolutamente noioso, le varie storie trattate sono scontate, già viste e straviste. Da attori come Brignano ci si aspetterebbe molto di più, ma sono evidentemente castrati da una sceneggiatura pessima. Unico a salvarsi è Proietti, le sue gag e l'ultima parte (la sua) fanno davvero ridere. Ma è troppo poco, in generale il film è davvero brutto.
Il film è costituito da sette distinti episodi ambientati in alcune delle zone di mare più famose d'Italia, interpretati da volti comici noti del grande ma soprattutto piccolo schermo. Nell'ordine: "Il conte di Montecristo", a Peschici, Gargano, con Lino Banfi e Victoria Silvstedt; "Saracinesca", a Forte dei Marmi, con Massimo Ceccherini, Alessandro Paci e Marisa Jara, "Traffico sulla Pontina", a S. Felice Circeo, con Enrico Brignano, Nancy Brilli e Riccardo Rossi, "L'isola dell'amore", a Capri, con Biagio Izzo e Alena Seredova, "Il giovedì", a Ostia, con Enzo Salvi, "Extralarge", a Ischia, con Ezio Greggio ed Anna Falchi e, infine, "La signora delle camelie", a Porto Rotondo, con Gigi Proietti.
Quasi tutti gli episodi che compongono la pellicola rientrano nei consueti standard dei film comici e degli stretti parenti cinepanettoni nostrani: noia, superficialità, debolezza, inutilità, riciclo. Si distanziano un pò, per fortuna in positivo, dalla solita volgarità e non recitazione (ovvio escludere le bellezze di turno, ma non solo).
Episodi da dimenticare: "Il conte di Montecristo", "Traffico sulla Pontina", "Il giovedì" ed "Extralarge". Si salvano quindi "Saracinesca", "L'isola dell'amore" ma soprattutto l'episodio che li straccia tutti, "La signora delle camelie". Direi pure che vengono fatti fuori e si salvano i principali interpreti delle puntate. Parlando di chi si salva, Massimo Ceccherini come me lo mettono me lo mettono bene. Mi piace troppo! Accoppiato poi con il calcio non può che andarmi più che bene. :D Forse farei peggio di lui se incontrassi un calciatore dell'Inter in spiaggia, comunque! :P Biagio Izzo è perfetto nei panni del gay stereotipato ma Gigi Proietti se li mangia tutti insieme appunto al suo episodio. Episodio fresco, divertente, irriverente, in cui si nota una grossa differenza di approccio e di stile. E fa molto bene a questo film, per forza di cose, visto che boccheggia e zoppica praticamente su tutti i fronti. Lo sketch (tra l'altro ispirato liberamente a quello ideato da Dino Verde, chissà perché quindi...) è veramente esilarante, difficile non divertirsi (peccato che dura poco, ed è praticamente l'unica cosa che sta bene in piedi con le sue gambe).
Il solito inutile film comico italiano, che speriamo non decreti l'inizio della definitiva esistenza dei cinecocomeri. Ci bastano quelli di Natale.
Senza risate e senza gloria questa commedia divisa in episodi, forse il miglior pezzo è quello di Gigi Proietti e Lino Banfi ma il resto è tutto noioso e privo di comicità.Peccato.
Dopo i "cinepanettoni" forse nessuno sentiva l'esigenza dei "cinecanotti". Cambiano le stagioni ma la solfa rimane sempre la stessa.
Sette episodi per sette avventure divertenti o pseudo tali. Strappano qualche sorriso il grande Proietti, Ezio Greggio e il bravissimo caratterista Biagio Izzo.
Ma le storie sono di per sè inconsistenti con trame ridicole e inesistenti che sanno di già visto. Se siete rimasti nel caldo delle grandi città e vi annoiate, questo può essere un film leggero e con poche pretese da vedere soprattutto perchè al cinema c'è l'aria condizionata. Non aspettatevi però nulla di che...
Posso solo dire che il prezzo del biglietto è, per fortuna, giustificato dalla presenza dell'ultimo episodio (fra l'altro senza alcun merito dei Vanzina, se non quello di averlo riproposto con un ottimo Gigi Proietti, che già l'aveva portato a Teatro su un testo di Dino Verde...), dove si ride veramente fino alle lacrime. Tutto il resto è noia (no, non ho detto gioia...)!
pagina 2 di 5
(5/10)
