Un film diretto da Vittorio De Sica che parla dei problemi di un uomo in pensione senza parenti, alle prese con dei problemi economici. Il suo unico affetto è un cagnolino di nome Flik, da cui si dà coraggio e consolazione per vivere; un film dove il tema centrale è la solitudine. Molto simile al capolavoro di Ingmar Bergman "Il posto delle fragole". Umberto D. Celestiale!
Discutibile fin dal titolo,questa personalissima visione della terza età di Vittorio De Sica suona quantomeno pretestuosa,tronfia d'una malcelata ipocrisia vile e stupida come poche:l'idea di rappresentare il mondo italiano dell'epoca attraverso la lente d'ingrandimento ingorda e vorace dell'intellettuale presuntuoso.
Trascorrere 90 minuti e passa a sorbirsi un vecchio,una servetta e un cane declamare scemenze...attori,come sempre,men che inetti,bianco nero stantio,noioso e disintegrato dal tempo:dell'immagine di un Italia in polvere,vecchia,noiosa,puerile non frega più nulla a nessuno:dunque anche di UMBERTO D.non frega più niente a nessuno(gli incassi di SCUSA MA TI CHIAMO AMORE,rispetto a questo flop,mi danno ragione!).
Stanco,stracco,piatto,prevedibile,inutile,stupido,privo d'anima...forse non eguaglia in inutilità LADRI DI BICICLETTE ma questo vuol dire poco,pultroppo.