Continuando la mia ricerca di film passati sotto silenzio o ignorati dalla critica e dal pubblico mi sono imbattuto in RIPRENDIMI di Anna Negri. Gradevole satira di un mondo autoreferenziale (reality, selfie ecc. ecc.) Ha momenti irresistibili e qualche momento di morta, ma nel complesso è un'opera piacevolissima anche se sfiora temi che gradevoli non sono (dal precariato alla crisi di coppia). Straordinaria interpretazione di Alba Rohwacher che per me oggi è forse la migliore attrice italiana.
La trama è interessante ed è fondamentalmente un gioco nella tragedia, una partita di scacchi con i sentimenti.Interessante l'idea di un documentario nel film in cui un regista ed il suo cameraman girano un film nel film. Ma la trama principale è la crisi di coppia con lui,attore narcisista e lei, tra lìaltro bravissima attrice, che per forza di cose, si trasforma da parte debole del rapporto a quella forte.
Io sinceramente non mi ci vedo, così come le persone che conosco, in questa generazione di giovani padri e mariti irresponsabili che non sanno ancora cosa vogliono e che vengono facilmente irretiti dalla Lodovini di turno, pronti poi a tornare e supplicare con la coda tra le gambe. Penso che questo sia un problema di tutti i film italiani che dovrebbero dare al pubblico un senso di maggiore ottimismo e più fiducia nelle generazioni attuali, invece di rappresentare gli uomini come degli irresponsabili ed insicuri perenni e le donne come delle "sex in the city" tra l'isterico e i facili costumi. C'è tanta gente responsabile che anche se non contenta della loro vita, si trova avanti a realtà anche difficili e prosegue senza fuggire.
Non so quanto possa c'entrare la precarietà con le liti di questo tipo tra partner, ma l'idea di documentare la vita di una coppia in ogni momento della giornata,è davvero intrigante e va premiata. Non è stato facile per nessuno.
Finalmente un bel film, una tematica attuale, un cast di ottimi attori, di cui ho gradito in particolar modo la recitazione della protagonista e del cameramen Eros, molto intenso ed espressivo pur in una parte non da protagonista. il film, girato con la telecamera a mano, offre quella visione "vera" della realtà, e ci avvicina maggiormente ai protagonisti e alle loro vicende.
Finalmente un gruppo di attori che generalmente lavora in teatro viene usato per una recitazione che, nonostante la derivazione accademica, rende evidente la qualità che, generalmente, manca in molti film, dove basta essere belli e con gli occhi azzurri e allora si è bravi attori. L'attrice protagonista non è la classica "bellona", ma ha uno charme tutto particolare, mentre i due maschi, Foschi e Averone, hanno un appeal ognuno diverso, ma sono entrambi molto carini, senza essere dei gran fighi come ora è di moda.
Un film riuscito, con un'ottima regia e delle cose da dire. Credo che piacerà come è piaciuto a me.
Ho appena finito di vedere il film Riprendimi.
Devo dire che è davvero un bel film.
La Rorwacher da sorpresa sta divenendo sempre più conferma.
Davvero brava nella sua parte.
Tutto il film è una dura accusa, cruda e diretta direi, verso la società di oggi, ovvero una società dove i giovani sono afflitti da problemi enormi come il non aver lavoro oppure il lavoro precariato, che incidono anche sulla vita sentimentale e non permettono una vita serena e tranquilla.
Il messaggio è anche che con questa situazione fare una famiglia non è semplice.
I temi dell'amore e della malinconia, assieme ad odio, rabbia e disperazione percorrono tutto il film.
Il film però non è solo questo, è anche un attacco ai film di oggi con questi amori spettacolari ma non reali e ai media con la loron rappresentazione errata, o meglio non reale della vita.
Anche in Italia iniziano a girare questi film con la telecamera non ferma e a differenza dei film americani questa volta noto un buon prodotto anche in questo senso.
Innanzitutto perchè la telecamera non è in movimento in tutto il film, poi perchè è molto reale e non sembra un qualcosa preso da un copione e naturalmente perchè l'idea di girare un documentario sul precariato, andando poi a infilarsi nella vita delle persone in maniera anche maniacale non è male come idea.
Il limite sta nel finale, che è un pò troppo evidente e scontato.
Un film che si riprende da solo, che fa pensare ma anche sorridere. Un mix tra amaoriale e autoriale.
Davvero un bel film.
Voto finale: 8,5