Ho visto questo film spezzettato per non addormentarmi, troppo noioso lo svolgimento della trama, molte scene mute abbassano l'interesse dello spettatore. I costumi, le auto usate nel film ed i luoghi.. pessimi!
Pur essendo un amante del noir ed avendo molto apprezzato film francesi come 36, devo ammettere che questo L'Ultima Missione mi ha lasciato l'amaro in bocca. D'accordo l'estremizzazione della vicenda interiore del protagonista (un bravissimo Auteuil), uomo che unisce fragilità ad una sorta di strada verso l'autodistruzione, ripetuta più e più volte durante lo svolgimento della pellicola, ma probabilmente una maggiore attenzione verso la trama e gli sviluppi polizieschi avrebbe consentito al film di mantenere alto e vigile l'interesse dello spettatore. Inoltre, certi inutili clichè hollywoodiani (pioggia torrenziale nei momenti clou del film, nonostante il sole risplenda nel cielo o, peggio ancora, l'urlo al cielo del protagonista inginocchiato dinanzi al corpo esanime del collega appena ucciso) fanno ancor più perdere alla pellicola credibilità ed originalità. Insomma, se un film francese vuol camuffarsi da thriller americano, si accomodi pure...ma certo il successo sarà decisamente più modesto.
L’oscurità ossessiva della fotografia trasmette allo spettatore il buio dell'anima,il buio del dolore senza speranza del protagonista,il buio del sadico senza possibile redenzione, il buio del Potere che copre anche il crimine, il buio di un trauma infantile che si ripropone. Un film che, nonostante il contesto da Thriller ha lo spessore di una tragedia greca. In questo greve e intenso "noir" ho trovato spunti di grande interesse e anche un doloroso rigore morale.