Immaginavo potesse trattarsi di un piccolo gioiello passato inosservato. Ma vedendo questo SoloMetro non è difficile capire, invece, che se è passato inosservato un motivo c'è. La regia pare troppo elementare, la voce fuori campo anacronistica, gli episodi quasi senza senso. La recitazione, in fondo, non è neanche malvagia tuttavia la trama è assolutamente inutile e risibile e, a conti fatti, non lascia davvero nulla allo spettatore. Nel complesso, un film di cui si poteva decisamente fare a meno, soprattutto per il fatto che i soldi pubblici del Ministero dei Beni Culturali (finanziatore della pellicola) potevano esere senz'altro spesi meglio.
Questa roba è stata paragonata alla commedia all'italiana vecchio stile. Vi rendete conto? Non dico di poterlo fare anch'io questo film però... Non esiste direzione d'attori. Sarei più credibile io come prostituta di Anna Valle, nonostante ora per via di una scommessa mi sto crescendo la barba. Per fortuna che c'è il ragazzo romano, altrimenti non sò se avrei resistito fino alla fine. Almeno quel pezzo di storia non si prende sul serio a differenza degli altri due che "dovrebbero" parlare di razzismo e prostituzione. Cucurnia viene accostato a Crialese e Sorrentino come i giovani autori italiani, ma per me l'unica cosa che li accomuna è l'età. E' stato fortunato ad essere cresciuto con Monicelli, punto e basta.