In generale si tratta di un buon film con qualche difetto più o meno rilevante ma che riesce nel suo intento: mostrare il lato oscuro e nascosto delle persone, il loro egoismo, le loro paure; sono questi infatti aspetti che le portano a prendere drastiche decisione, mettendo da parte affetti, famiglia ed onestà. La cosa che colpisce maggiormente è senza dubbio la prova di P. S. Hoffman che nei panni del fratello maggiore riesce a rendere perfettamente la pazzia e il dolore che le sue scelte hanno provocato. Di discreto livello la regia anche se l'uso eccessivo del flashback e la forzatura di qualche passaggio lasciano più di uno spazio alla critica. Rimane un pregevole noir famigliare.
Leggete un dramma shakesperiano perchè c' è la stessa amara (auto)distruzione dei protagonisti con conseguenti morti a catena (L'ex Amleto Hawke ne sa qualcosa) , non guardate "Sogni e dellitti" di Woody Allen perchè è meno riuscito e superficiale. Questo è "Onora il padre e la madre" (ancora una volta la traduzione "tradisce"), un film aspro e asfissiante che prende atto dell'odierna crisi esistenziale d'occidente dove il male di vivere e gli inetti non sono rari come gioielli. Buchi neri che implodono nell'indifferenza. Sulle ceneri di Ground Zero Edward Norton nella sua 25 esima ora ebbe la forza di mandare tutti a "fan...". Qui non c'è reazione, ma azioni confuse, sparse, trascinate e noiose e a forse anche per il pubblico se non fosse per gli attori magistrali che oliano una messa in scena piuttosto macchinosa. Uno specchio deforme e deformante nel quale non vorremmo riconoscerci, ma nel quale vediamo qualcosa che ci fa paura e per questo ci riguarda. Una scalata sociale fallita (al contrario di quella di Allen in Match Point) affrontata senza ironico cinismo, ma con una profonda pesantezza. Croce e delizia di una pellicola notevole proprio perchè rara come il rispetto che i protagonisti hanno di sè stessi prima che per gli altri, genitori compresi.
A prescindere dal fatto che valutazioni del tipi"è troppo lento","pesante" mi sembrano alquanto pedestri e cmq poco consone alla valutazione generale di qualsiasi film,nello specifico," onora il padre e la madre"richiedeva a livello narrativo tale sospensione e , se vogliamo, lentezza.
e' un film psicologico per lo piu'. la trama, i fatti, nn sono che un escamotage per indagare la vita e i punti di vista dei singoli personaggi in una critica secca e disincantata sulal famiglia.
uan critica che nn rimanda a violenze infantili, ad abusi sessuali, a padri ubriachi ma alla possibilità del senso di rifiuto nonostante tutto.
alla fredezza, all'azione della rapina calcolata senza troppa emotività o sensi di colpa evidenti, qausi coem rivendicazione dell'amore negato.
rimanda ad un vuoto non colmabile con la'more della propria donna, ma ad un fallimento esistenziale che lascia poco spazio alla retorica o al poter tornare indietro.
una fredddezza che smette di essere pena di sè, smete di essere rabbia,è solo quello che è:vuoto. a parte piccoli momenti di lucidità cruda e secca come l'affermazione di eddy"ma sono vostro figlio?", provocatoria qaunto realmente sentita.
il protagonista di questo film nn è nessuno, nn si sente nessuno. le vicende che corrono intorno a lui, glia ltri punti di vista nn lo tangono: cosi' coem glia ltri protagonisti nn sono toccati dal suo.
la storia nn è vissuta "in perpendicolare" dai personaggi: ma in parallelo.
non si incontrano mai nn solo nelle riflessioni, ma anche nel concreto della narrazione. i fash back sono li stessi, ma con sfumature del tutto differenti.
figura tanto ambigua quanto emblematica il padre:apparentemente ottimo genitore...interessato ai figli ma a sua volta , coem in uan tragedia greca, lucido e spietato assassino di suo figlio.
angelo vendicatore o angelo salvicicatore della vita -nn vita del figlio?
priam di riflettere bene, anche scrivendo qui,mi dicevo che al film mancava qualcosa, forse proprio nel chiarificare cosa mancasse davvero ai protagonisti per essere felici...qaule trauma pregresso e infantile potesse aver ridotto i due fratelli al fallimento.
;ma forse uan risposta nn c'è....forse perchè nn è un film che racconta i fatti, ma indaga , a mio avviso, però, sfumandole poco,le aromiche e le disarmonie dell'infelicità umana.
Splendido e terrificante.
Recitato a regola d'arte ci permette di respirare la mancanza di valori, la pochezza, il vuoto esistenziale, la mancanza di rispetto per gli altri ma soprattutto per se stessi .... tutti elementi facenti parte di questa odierna società non proprio semplice.
Splendido.
Siamo andati in 4 a vederlo ieri e 4 è stata anche la media dei voti che gli abbiamo assegnato.
Film lento,privo di colpi di scena,scontato come pochi.
Veramente una delusione.
Sei euro buttati.