come dal titolo del film, stavolta una trama poliziesca/thriller, che riguarda un attentato al solito presidente usa in un comizio sul terrorismo, ci viene raccontata attraverso le prospettive di alcuni attori protagonisti e non dell'evento; l'idea è molto interessante, anche se la realizzazione è forse un pò troppo prolissa col risultato di concentrare quasi tutta la verità e la suspence nel finale; unico colpo di scena decente è il coinvolgimento di fox nell'attentato, mentre altri dettagli sinceramente mi avevano lasciato perplesso (es. si dà per scontato sin dall'inizio che nella stanza con le tende che si muovono ci sia davvero l'attentatore, la cosa mi puzzava un pò...); cast nella media con un indistruttibile e a tratti poco credibile quaid, ultimamente riciclato con scarsi risultati in diversi thriller (nel pessimo "horsemen" e nell'ottima sorpresa "pandorum"); bravi whitaker e fox, quasi impercettibile hurt (potevano metterci un altro, non si sarebbe sentita chissà quale differenza visto il ruolo praticamente marginale di presidente-vittima) cosi come la weaver, discreto noriega (già visto in "transsiberian" di qualche anno prima), cosi cosi la schiera di "cattivi"; come detto, tensione maggiore nel finale dove viene "fermato" il racconto delle prospettive passando all'adrenalinico finale, dove quaid esce illeso praticamente da ogni scontro e sparatoria e dove la classica bambina deficiente non si accorge di attraversare una strada dove le macchine passano a 300 all'ora, per poi essere salvata in extremis whitaker che vede risolversi i problemi di una vita in un istante; tolte queste americanate di cui si sarebbe fatto volentieri a meno, l'happy ending chiude un film partito da uno spunto buono e svoltosi tra alti e bassi (di più i secondi); con una regia meno "spettacolare" e un protagonista più cazzuto secondo me il risultato finale avrebbe potuto essere migliore
L’idea del film mi è piaciuta tantissimo; il continuo rewind (con continua aggiunta di dettagli) dello stesso evento visto dalle diverse prospettive dei protagonisti, alla ricerca della giusta ricostruzione della storia, è davvero interessante. La suspance nel ricostruire l’intera trama collegando e facendo coincidere gli avvenimenti del film e nel seguire con ansia l’ultima mezz’ora di rincorse e sparatorie tiene incollato lo spettatore alla poltrona. Uniche pecche: un po’ esagerato l’inseguimento finale (brutta copia di Mission Impossible) e gran finale con la tipica americanata che esalta l’eroe di turno. In ogni caso, buonissimo film da vedere a casa in compagnia di amici in alta definizione e in dolby surround.
Film gradevole ma, a mio parere, non eccelso. La tecnica della rappresentazione di un medesimo evento visto e vissuto dai diversi personaggi non è nuova, inoltre il continuo 'rewind' dell'evento appare alquanto fastidioso. Non mi è piaciuto il ruolo dell'eroe-per-caso Forest Withacker, caratterizzato da dialoghi assai poco realistici per non parlare del suo comportamento da superman occasionale. Male anche lo stucchevole, infinito inseguimento d'auto dell'ultima parte del film. E' dagli anni '70 che Hollywood si diverte a distruggere macchine e macchine con sgommate ed inseguimenti ben poco credibili.... Tuttavia, il film è guardabile ed è apprezzabile soprattutto per il colpo di scena che non t'aspetti e per la costruzione della trama che, comunque, data anche la brevità della pellicola, resta interessante.
forse perche' seguo lost :) , mi ha tenuto incollato per tutto il tempo , un po' esagerato l'inseguimento con l'indistruttibile quaid nella parte dell'eroe americano , questo ve lo concedo, , il resto e' ben congegnato per appassionare uno che non e' abituato ai videogames: piu' adrenalina di cosi' non potrei produrre!
"Prospettive di un delitto" è un film con aspetti molto interessanti, da non sottovalutare. La perfezione nell'archittettare il piano dei terroristi, far coincidere gli avvenimenti, e collegarli tra di loro, l'inseguimento in macchina con grandi effetti speciali, lo considero un buon film. Personalmente questa pellicola lo metto in paragone con un'altro film: "Rapina a mano armata" di Stanley Kubrick. So bene che la vicenda è diversa, e nel film di Stanley vengono utilizzati i flashback, però far coincidere gli avvenimenti in un modo sincronizzato, e la perfezione nei piani dei malviventi, mi fa pensare a un piccolo collegamento. Finisco dicendo che questo film non è da bocciare, ma da premiare (almeno un premio alla sceneggiatura).