l'ho appaena noleggiato , pensavo fosse un film d'amore dolce , ed in effetti lo e' , anche se diversamente da come mi aspettassi: siccome io e mia moglie non siamo piu' giovanissimi ho pensato un po' ad un futuro con un comiuge cosi' , poi ho visto che ci si pèuo' voler ancora bene anche se in modo diverso.Opera prima di sarah polloock, molto discrtea e brava con le luci, un film per persone di mezz'eta' , non penso piacera' molto a chi ha meno di trent'anni8tranne qualche ragazza matura)
Bello e splendidamente recitato, ma lei che si dimentica del marito in un mese è irreale per chi conosce l'Alzheimer. Questo succede quando l'indementimento è già molto avanzato.
uno dei più bei films che abbia visto negli ultimi anni. Come sempre quelli di qualità vengono poco publicizzati e le poche opinioni presenti su questo sito conferma quello che dico. Bravi gli attori protagonisti, stupendi i paesaggi nevosi del Canada. I temi dell'amore che dura nel tempo e della malattia sono trattati con delicatezza. Lo consiglio a tutti.
E' un film molto bello, delicato e struggente, che racconta con misura l'amore, la malattia e la morte che piano piano si insinua nella vita, distruggendola con la potenza dell'oblio. La regia è profonda, mai banale; è lenta per poter cogliere anche le più piccole sfumature. La protagonista è bravissima a condurci nel labirinto dell'alzheimer. L'amore tenace del marito è la cornice che cerca di tenere insieme ciò che si sta dissolvendo. E' anche un film sulla vita: nel nostro mondo frenetico è un memento per ricordarci che sono i rapporti reali e l'amore vissuto le uniche cose che nessuno può toglierci.
Un bel film.
Ottimo esordio alla regia per Sarah Polley (che io avevo molto apprezzato - come attrice - in "La vita segreta delle parole").
Ottime le interpretazioni: Julie Christie, una vera signora del cinema, ma anche Olympia Dukakis e l'attore che interpreta il marito di cui ora non ricordo il nome.
Bellissima l'ambientazione canadese.
Reale il tema trattato, in cui non si fa certo fatica ad identificarsi. I temi della vecchiaia e della solitudine non sono facili da trattare. La Polley lo fa con discrezione, senza saccenza e senza toni troppo melodrammatici.