La burocrazia può arrivare ad inglobare l'individuo,rendendolo estraneo a sè medesimo?Gillian grida con atroce veemenza il suo "Sì",cofezionando una pellicoa nera e claustrofobica di orwelliana memoria.Caratterizza il protagonista lìincapacità di farsi ascoltare soprattutto dalla madre:quest'ultima resa nostruosamente come una vecchiaccia solo capace di badare a sè e ai suoi molteplici interventi di chirurgia plastica.La salvezza in un tal marasma è quella di ricorrere ai sogni e agli altrego.Quello che però mi pare voglia sottointendere il regista è che il protagonista,pur vessato da tutto e tutti,non incarna la figura dell'eroe che resta buono,ma è esso stesso incapace di dare ascolto al prossimo.In Brazil infondo nessuno si salva poichè nessuno lo merita.Perciò l'ho definito unico nel suo genere,pochè la pazzia salvaguarda d'all'accorgersi che in fondo non si è migliori degli altri.So che questa è solo parziale chiave di lettura delle molteplici altre possibili,ma mi sembra la più pregnante ed è solo la mia opinione su un film che onestamente non rivedrei più di una volta,ma che per il coraggio dimostrato nel modo di trattare le tenatiche trattate merita più del massimo dei voti...
Se gli Uomini fossero Formichine e gli Stadi Chicchere per Caffè questo film sarebbe la Bibbia.
Purtroppo, e per fortuna, non è così . . .
Lieto di tornare ai giorni nostri . . . . e questo è Paradossale.
sotto certi aspetti "brazil" rientra nel filone dei film distopici, ma ci sono tanti altri elementi che lo rendono quasi unico (impossibile elencarli tutti, ma per fare alcuni esempi generici direi i sogni di sam, i personaggi stravaganti presenti lungo il film, scene come quella di de niro che "scompare" tra i fogli di carta, ecc.); ciò che comunque colpisce è la burocrazia che pervade la società e che rappresenta un "problema" per il povero sam, semplice sognatore e protagonista di una travagliata storia d'amore; nel finale tanti colpi di scena, per poi arrivare al triste e reale epilogo; per gli appassionati del genere è un film che deve essere visto; voto 8
Un film straordinario visionario e onirico che ti fa riflettere sul modo di vivere della società che quasi non e molto diversa da quella attuale che tende a rendere gli individui spersonalizzati e privi delle propie ideologie.LA metafora e molto simile a quella che vuole rappresentara anche in maniera non diretta e i personaggi simbolici come quelli di de-niro che vogliono cambiare le cose.un film da rivedere e capire,innovativo come lo e stato terminator dello stesso anno!
Innanzitutto non riesco a capire come qualcuno può ritenere un film come questo palloso mi riferisco a Luca, è un film che và capito, và studiato e và interpretato per quel che è, così come tutti i film di Terry Gilliam non ci si può soffermare sulla parte esteriore del film, secondo me è un capolavoro di film, è una commedia fantascientifica amara che critica in modo amaro la società e la burocrazia, certe scene fanno persino paura per quanto sono grottesche, sapevo che Terry Gilliam fosse un grande regista ma dopo aver visto Brazil lo ritengo veramente un genio folle, un film visionario ma che ha una grande morale critica e un grande significato dietro, è un film principalmente contro la burocrazia, contro la società moderna, quella che non puoi nemmeno aprir bocca se non firmi un modulo un barra 8, è proprio questo su cui punta Gilliam, criticare la burocrazia che ci tiene schiavi del sistema, e ha sfornato un vero e proprio capolavoro onirico e pazzesco.
Esilarante De Niro, e bravissimi gli attori.
Da ricordare la scena in cui tutti i fogli gli vanno adosso fino a ricoprirlo come se la burocrazia impersonata nei fogli ce l'avesse con lui, che è contro la burocrazia.
Insomma un Capolavoro!