Bah..personalmente ho apprezzato molto l'inizio del film, ottime soprattutto le idee di fondo: un futuro tipo 1984 di orwell, dove si vedono marchingegni contorti futuri con caratteristiche tipiche degli anni '40, l'incubo di vivere in un mondo dominato da dipartimenti "stagni" che controllano ogni persona con metodi di una burocrazia paradossale...ottima scenografia, bravi i personaggi..insomma, un film dove è stato investito parecchio..ma allora perchè rovinare tutto intarsiando una storia d'amore così priva di senso!?!?!il film era così bello..si arriva a metà della pellicola e non ci si capisce più nulla, si rimane disorientati, annoiati, increduli..per come la vedo io è stata aggiunta troppa comicità, troppo sentimentalismo e surrealismo! insomma, se a metà film vi ritrovate a dire "ma che cavolo di piega ha preso sta roba?" vorrà dire che la pensate come me! ;dd un film che raggiunge la sufficienza a malapena, considerando di molto l'inizio...
La burocrazia può arrivare ad inglobare l'individuo,rendendolo estraneo a sè medesimo?Gillian grida con atroce veemenza il suo "Sì",cofezionando una pellicoa nera e claustrofobica di orwelliana memoria.Caratterizza il protagonista lìincapacità di farsi ascoltare soprattutto dalla madre:quest'ultima resa nostruosamente come una vecchiaccia solo capace di badare a sè e ai suoi molteplici interventi di chirurgia plastica.La salvezza in un tal marasma è quella di ricorrere ai sogni e agli altrego.Quello che però mi pare voglia sottointendere il regista è che il protagonista,pur vessato da tutto e tutti,non incarna la figura dell'eroe che resta buono,ma è esso stesso incapace di dare ascolto al prossimo.In Brazil infondo nessuno si salva poichè nessuno lo merita.Perciò l'ho definito unico nel suo genere,pochè la pazzia salvaguarda d'all'accorgersi che in fondo non si è migliori degli altri.So che questa è solo parziale chiave di lettura delle molteplici altre possibili,ma mi sembra la più pregnante ed è solo la mia opinione su un film che onestamente non rivedrei più di una volta,ma che per il coraggio dimostrato nel modo di trattare le tenatiche trattate merita più del massimo dei voti...
sotto certi aspetti "brazil" rientra nel filone dei film distopici, ma ci sono tanti altri elementi che lo rendono quasi unico (impossibile elencarli tutti, ma per fare alcuni esempi generici direi i sogni di sam, i personaggi stravaganti presenti lungo il film, scene come quella di de niro che "scompare" tra i fogli di carta, ecc.); ciò che comunque colpisce è la burocrazia che pervade la società e che rappresenta un "problema" per il povero sam, semplice sognatore e protagonista di una travagliata storia d'amore; nel finale tanti colpi di scena, per poi arrivare al triste e reale epilogo; per gli appassionati del genere è un film che deve essere visto; voto 8
Visto .. ri-visto .. stra-visto ed ora posseggo in dvd questo capolavoro della cinematografia. uno dei migliori mai girati nella storia!
... attenzione però: o lo si ama o lo si odia.