Il film è bello per me ma non lo sarà per tutti. Non è facile calarsi nell’atmosfera crepuscolare di questo “western-biografia” sull’assassinio di Jesse James. La lunghezza è necessaria per cercare di far comprendere le motivazioni che muovono i personaggi. Si tratta infatti di un film introspettivo privo di scene di azione in cui protagonisti sono il crudo realismo e la tensione. Ho avuto piacere nel riscontrare apprezzamenti da parte della critica su internet su quegli aspetti che mi hanno colpito di più: la fotografia, la recitazione degli attori, i paesaggi. Il Corriere della Sera ha ingiustamente stroncato il film confermando ancora una volta quanto è negativo affidare il giudizio a critici che disprezzano a priori il genere western. Se un genere non è più di massa i film di quel tipo non diventano automaticamente inguardabili senza distinzioni. Questo film può non piacere ma non si può discutere sulla sua indubbia qualità. Eccezionale la scena dell’arrivo della locomotiva, compagna eterna di avventure sui binari del genere, che qui sembra fare la sua ultima divina apparizione prima di lasciare per sempre il grande schermo. La voce narrante dipinge la cruda realtà del mondo di Jesse e Robert di un’aura leggendaria. E’ interessante infatti il contrasto tra il mito di Jesse il bandito e l’enigmatico e violento James. Brad Pitt interpreta inaspettatamente un personaggio incomprensibile, incostante, fragile quanto isterico. Jesse James in questo film suscita terrore e affetto. Pur essendo un assassino Jesse non è come Robert Ford, che risulta falso e subdolo in ogni azione. Il moto di Bob è il riscatto dalla nullità ed è disposto ad uccidere per questo. Alla fine però prevale solo la paura in lui. Il moto che anima Jesse è oscuro, è questo che lo rende profondo. Non capiamo perché piange, non capiamo perché uccide o perché non uccide, non capiamo perché pensa al suicidio. Tutto ciò lo rende profondo, interessante e terribile. Sembra allo stesso tempo il tuo migliore amico e il tuo carnefice.
Tutto risulta bello, triste e credibile. Se il film aveva come scopo di indagare il vero animo di coloro che vivevano nel vecchio west ci è riuscito in pieno.
pesante, tanto pesante, molto pesante, troppo pesante nono scorre e poi non ho capito perchè il cugino di jesse va dai fratelli ford. Si potrebbe fare a mno di vederlo ho avuto la sensazione di aver sprecato tempo.
Nonostante la lunghezza del film sono rimasto ammirato e incollato alla poltrona per tutta la durata di questo superbo film diretto da un giovane di belle speranze,con una grande fotografia e delle musiche avvincenti. L'interpretazione della rivelazione Casey Affleck che condivide la scena con il sempre piu' grande Pitt,le ottime interpretazioni da parte di tutto il cast e una sceneggiatura intrigante rendono questo film una perla di questo anno cinematografico.
I due attori competono di pari passi a colpi di bravura ed espressioni fantastiche in ogni singolo momento,cosi' come il regista fa' scelte sempre azzeccate sin nei piccoli dettagli,dalla scelta fantastica della voce fuori campo con lo scorrere del tempo alla "Malick",all'ottima trovata di usare lo sfumato nei contorni delle immagini. Un'opera davvero convincente che mi ha stupito in maniera positiva,ovviamente un film da seguire e magari sotto certi punti un po' lento per alcuni(non per me),che segue la vita dell'eroe(?) Jesse James e dello sfortunato suo assassino Robert Ford come mai prima si era visto. Una sceneggaitura originale che mostra questi due personaggi non nel loro splendore,ma nel periodo di normalita' e di tensione,di paure e di sospetti,che crea una visione tutta nuova sulla vita di questi due uomini. Tutto questo condito da(e scusate la ripetizione) superbe prove dei due attori e da un talento di regista che non vedo l'ora di vedere di nuovo al lavoro...
Un grande plauso
Chi si aspetta un film western con scene d'azione rimarrà estremamente deluso.
l film è un "audiolibro" corredato da un carnet fotografico splendido.
l film punta tutto sull'introspezione, i silenzi che parlano, i disagi psicologici e la psicologia in genere dei personaggi.
Un po' troppo lungo, richiede molta concentrazione ed attenzione.
Comunque sia : splendido
Perché Bob Ford da fan di Jesse James ne diventa prima il traditore e poi l'assassino? E' il succo della vicenda ma non si capisce. In due ore e mezza di film.
Per il resto: silenzi sospesi, sguardi sospesi, azioni sospese. mamma mia, che pa**a pretenziosa!
Pitt ha la stessa espressività di uno stivale, ridicola la coppa volpi di Venezia del 2007.
Trailer italiano (it) per Giselle (Dutch National Ballet) (2023), un film di Marius Petipa, Jean Coralli, Jules Perrot con Olga Smirnova, Jacopo Tissi,.
pagina 1 di 4
(6/10)
