Ho titolato così la mia opinione perché dieci anni fa ne avevo venti, e forse mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi parlasse come redfort ha fatto al suo alunno, facendogli capire che il disimpegno non paga, che per cambiare le cose bisogna buttarcisi dentro, con il massimo impegno e interesse possibile (esattamente il contrario dei giovani d'oggi, il cui menefreghismo per tutto ciò che non siano soldi e fama fa ormai spavento).
film per me bellissimo, ricco di significati e di piani tematici...chiara la condanna di redford alla politica estera di bush, ma nonostante questo non é mai un film di propaganda antirepubblicana, i dialoghi sono veramente ben costruiti ed i tre attori principali e noti del film mi sembrano veramente su ottimi livelli.
i temi trattati sono veramente tanti, si va dall'antitesi guerra/diplomazia, alla differenza tra parlare di guerra e trovarcisi in mezzo, il coraggio degli ex studenti, l'onestà intellettuale della giornalista che capisce di venir strumentalizzata e quindi non ci sta (quale giornalista italiano farebbe altrettanto? rispondo io: nessuno, basta accendere la tv su qualsiasi programma di approfondimento e tg).
un film che fa capire davvero quanto sia importante non essere ignoranti e che la vita non é fatta di sole veline, sport, intrattenimento...perché là fuori c'é il mondo ed é giusto occuparsene.
bravo redford!
gran bel film con dialoghi intelligenti e vivaci e ottimi attori. vai punti di visto x capire qlc di più su una guerra insensata e x capire l'America e nn fare di tutta l'erba un fascio. bravo Redford, ben vengano i tuoi pareri. un film ke nn ti fa perdere 2 ore inutilmente...alla faccia di chi applaude ciofeke tratte da videogiochi o effetti speciali e action alla pseudo Terminator.
"Non ho mai visto leoni di tal fatta, giudati da simili agnelli"
E' proprio così, con queste parole è possibile riassumere le "guerre al terrore" compiute dagli Usa in Afghanistan e Iraq: pochi agnelli che decidono per molti leoni, leoni pronti a tutto, anche a morire, per la Patria.
Sullo sfondo dell'11 settembre, un ritratto molto disincantato dei fallimenti degli americani nel condurre le sanguinose guerre nel medio oriente.
Il classico senatore di turno (Cruise), tutto impettito e pronto a chiedere scusa per tutte le vite perse in battaglia, che imbastisce una nuova grande strategia per vincere finalmente in Afghanistan, e una giornalista (Streep) pronta ad annunciarla al mondo.
I soliti agnelli che mandano allo sbando migliaia di giovani leoni.
La storia è sempre quella, cambiano i secoli ma non cambiano le conseguenze: la guerra nelle sue forme, nelle vite dei combattenti, nel sangue versato, nella sofferenza e nel dolore non cambia mai e dà sempre il suo triste verdetto.
Ma ancora una volta l'America crederà al senatore di turno, già pronto alla casa bianca, e si continuerà a pensare che sia infondo giusto così...
Nel frattempo il professore di una università Americana (Redford) domanderà a un suo studente se ha senso godersi la vita quando tutto intorno non c'è che cenere..."Roma brucia", e non potrebbe essere altrimenti.
Redford mostra ottime qualità di regista, come attore ormai nn meraviglia più la sua bravura, ottima interpretazione anche di Meryl,e si comporta bene anche cruise. Interessante l'idea delle tre storie parallele. Fica la novità di codificare in lingua anche le scritte!!
Film da nn perdere.
Direi nel complesso un film interessante che offre molti spunti di riflessione. In particolare mi ha colpito il dialogo tra il professore e lo studente talentuoso, ma disimpegnato.
Redford cerca di far comprendere al ragazzo l'importanza dell'impegno sociale e politico e il contributo che ognuno deve dare per cambiare la società.
Una lezione per tutti quelli che passano la vita a lamentarsi senza mai far nulla per migliorare il mondo in cui vivono.