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Leoni per Agnelli

Opinioni presenti: 74
Media Voto: Media Voto: 6.5 (6.5/10)

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E' faticoso pensare, ma è necessario

(8/10) Voto 8di 10

Certo nel nostro Paese nessun politico si sognerebbe di usare i toni e le argomentazioni del senatore interpetato da Cruise, ma Redford trova la cosa possibile negli USA, e lo saprà meglio di noi. Invece nella nostra Italia non sarebbe facile trovare un giornalista, non più giovane, con la forza d'animo di rifiutare un'esclusiva nazionale ritenendola un'operazione di propaganda. Alla fine, come sempre, sono i più deboli a pagare e a morire nel tentativo di ritardare la fine del benessere di una società che li ha istruiti ma li manterrebbe sempre ai margini di quella vita comoda che soltanto hanno potuto sognare. Si tratta di un film sull'Impegno, con la I maiuscola, perché il regista non sembra voler imporre per forza le sue idee contro la guerra: Redford mi è sembrato soprattutto voler indurre lo spettatore a pensare, a mettere in dubbio anche quello in cui eventualmente crede, sempre nella speranza che qualcuno provi e magari riesca a cambiare qualcosa.



Giovanni, 60 anni, Roma (RM).




Problematico, ma né ingenuo, e tantomenno neocon!

(8/10) Voto 8di 10

E' un film intelligente e per niente ingenuo. Certamente non ipocrita,né neocon. D'altronde le simpatie di Redford per il Partito democratico sono note e l'uscita del film a ridosso delle primarie non mi sembra casuale. Si capisce perfettamente che il "professore" da lui interpretato è contrario alla guerra come soluzione del problema, ma non scivola nella facile retorica del pacifismo parolaio dei "senza se e senza ma". E profondamente rispetta la scelta dei due studenti appartenenti a minoranze etniche che si sono arruolati. Il problema che viene posto con lucidità è, da una parte, che l'occidente non è credibile quando usa due pesi e due misure contro i dittatori nemici e quelli amici (vedi Arabia Saudita, ma anche gli stessi Irak e Afganistan quando fecero comodo) e, in secondo luogo, che, se proprio guerra deve essere contro il terrorismo e il fondamentalismo in scenari di guerra civile, bisogna sporcarsi le mani con il coraggio eroico della fanteria, non certo con i bombardamenti che non hanno nulla di "chirurgico" se non lo sterminio di masse di civili innocenti. E' in fondo la stessa tesi che propone il senatore repubblicano interpretato da Tom Cruise; ma giustamente la giornalista, una splendida Maryl Streep, non gli dà credito, perché comprende il carattere meramente strumentale della strategia da lui proposta, che infatti non non prevede un'adeguata escalation numerica, con la prevedibile conseguenza di mandare al macello senza costrutto migliaia di giovani soldati. Con la terribile consapevolezza che questa guerra asimmetrica che sta attraversando il mondo non può essere vinta senza politiche eticamente coerenti (che i governi occidentali non mostrano) e scelte coraggiose e molto dolorose sul piano militare: l'uso massiccio della fanteria, appunto. E tutto questo è affidato alla grande responsabilità delle nuove generazioni. Il vero protagonista del futuro in fondo è il giovane studente.



Guido, 59 anni, Roma (RM).




Un film straordinario

(10/10) Voto 10di 10

Non è un film: è un documento storico-politico sull'America di Bush, una dissertazione sui guasti del bushismo e delle politiche teo-con, una denuncia delle guerre volute dalla Casa Bianca e dal Pentagono in Iraq e in Afghanistan che hanno portato gli Usa in un vicolo cieco. Un film da proiettare nelle facoltà di Scienze Politiche o nei corsi di Storia contemporanea. Un film di impegno totale. Grazie Robert Redford, per quello che continui a fare, da attore e da regista, per il cinema, per l'impegno socio-politico e per la Storia. Eccezionale Meryl Streep. Ottimo Tom Cruise nei panni dell'antipatico e presuntuoso senatore repubblicano.



Pasquale, 53 anni, Napoli (NA).




Da non perdere

(10/10) Voto 10di 10

Ma come? Dopo le lezioni di grande cinema di Kubrick, finalmente, quando sembra non esserci granché in giro, esce un capolavoro di recitazione, di dialogo intelligente, di originalità nel raccontare una storia, leggo commenti del tipo. ..insomma...si poteva fare di più...che pizza...che lento ..bla bla bla. E' sempre la solita storia: se manca l'azione da brivido stile "terminator" e similari, non c'è possibilità che l'attenzione vada ai contenuti, all'intelligenza dei dialoghi e della sceneggiatura. Perchè se c'è chi trova che tutto questo manchi in questo film allora...non so proprio più che dire. Da parte mia posso dire che finalmente siamo davanti ad un capolavoro sia di recitazione che di contenuti. Un plauso a R.Redford per aver avuto il coraggio di portare in scena una storia raccontata con un montaggio fantastico.L'abilità di riuscire a collegare due dialoghi tra persone che non si conosceranno mai ma che sono legate da un filo comune: studente professore, politico giornalista e soldati (ex studenti) che danno significato e legano la storia in maniera mirabile è arte allo stato puro. Ed il dialogo professore studente è perfino commovente nella sua attualità: chi pensa che il professore tenti di arruolare lo studente non ha capito niente del film oltre che essere completamente fuori strada. Un dieci perchè non posso dare di più. Assolutamente da vedere!!



Maurizio, 53 anni, Jesolo (VE).




Film epocale

(10/10) Voto 10di 10

Lezione di recitazione:togliete l'audio ed osservate Cruise,Meryl e Redford...basterebbe questo a dire che e'un grande film. Ma c'e' altro, molto altro.C'e' il contenuto, la denuncia ,il grido di dolore di una parte della nazione che si sta svegliando, che ha capito che gli uomini che la governano sono irresponsabili , che stanno portando ilmondo ad una falsa divisione tra il bene ed il male. Questo film dovrebbe essere visto da tutti quelli che hanno un briciolo di intelligenza e che soprattutto hanno intenzione di usarla. Quelli che hanno il cervello all'ammasso e che sono ormai lobotomizzati da grandifratelli, striscelenotizie, defilippi, gerriscotti e amadeus stiano a casa e non si lamantino poi se riescono a trovare tutt'al piu' una occupazione da 500 euro in un triste e squallido call center. Che tristezza non riconoscere i veri film...



Massimo, 53 anni, Modena (MO).





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