Impossibile non apprezzare questa piccola chicca di Redford girata in soli 3 ambienti ma con un intreccio della narrazione su più piani che ci comprende tutti. E' un coraggioso film di ipercritica della classe politica statunitense e di condanna al modo in cui la manipolazione dell'informazione orienta spesso spiriti nobili a stupidi sacrifici. Difficile trarre un messaggio univoco dal film ma, al di là della simpatia per i 2 sfortunati protagonisti, ritengo che il loro sacrficio sia usato da Redford per ricordare ai giovani che morire da leoni per colpa della leggerezza degli agnelli è sbagliato, indipendentemente dalle motivazioni. Come se non bastasse Redford fa morire i due di origine non americana e lascia a casa il giovane americano, sottointendendo che il sistema di reclutamento fa leva sul desiderio di appartenenza delle classi più deboli. Veramente dura la critica al sistema, più dura di quello che appaia ad una prima visione del film.... durissimo.
Leoni per agnelli è un buon film, caratterizzato soprattutto dall'eccellente sceneggiatura, tutta da seguire attentamente per apprezzare il contenuto e l'obiettivo della pellicola, senza dubbio politicamente schierata. Mi è piaciuta molto l'interpretazione di Tom Cruise, nonostante abbia ricevuto giudizi contrastanti, mentre la brava Meryl Streep, forse vincolata ad una parte troppo lineare, non riesce ad emergere più di tanto. Nel complesso, è un film di denuncia godibile e ben fatto, tutt'altro che noioso ma non classificabile come 'pellicola di evasione'.
Trailer italiano (it) per Le otto montagne (2022), un film di Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi.