la trama è abbastanza interessante anche se in alcuni momenti risulta un pò lenta e viene rovinata un pò dal finale scontato; tra gli attori emerge un magnifico viggo mortensen, sicuramente uno dei migliori in circolazione; nè un capolavoro nè una porcheria...un film sufficiente; in ogni caso i veri capolavori del genere thriller/drammatico sono altri
Da fan del Cronenberg che fu (quello di "Scanners", "Videodrome", "Il pasto nudo", ecc per intenderci) sono ancora una volta deluso. E' evidente che Cronenberg, già da "A history of violence", abbia cambiato strada. Il risultato è, a mio avviso, ibrido e per nulla soddisfacente. "La promessa dell'assassino", come "A history of violence", è per certi versi un film "commerciale" e fruibile da tutti. Stonano in questo contesto certe sequenze, retaggio del glorioso passato di Cronenberg, che risultano indigeste ai più (a giudicare dalle reazioni dei presenti in sala). Sembra quasi siano messe lì per ricordare allo spettatore-fan che si è sempre al cospetto di un'opera di Cronenberg. Il risultato finale rischia però di scontentare un pò tutti (fan e semplici spettatori). Dov'è finito l'autore di "Spider" (l'ultimo vero capolavoro di Cronenberg)?
L'aspetto noir del film è la parte più bella assieme all ottima recitazione di Viggo Mortensen più anonima Naomi Watts, diventerà un cult la scena della lotta che fa Viggo nel bagno turco
Che dire ho trovato questo film sicuramente molto piacevole,un pò unico nel suo genere visto che è il primo film che ho guardato che parla un pò sul mondo dei vory v zakone,un'organizzazione micidiale della mafia russa....la storia mi ha appassionato,e in qualche modo mi ha lasciato qualcosa dentro.un viggo mortensen più insolito che mai,bravo cmq anche vincent cassell.io lo consiglio pienamente,è un thriller piacevole alla cronenberg consiglio.voto 10 x alzare la media ma il film x me è da 7 e mezzo
Sono andato a vederlo al cinema con la mia ragazza, spinti da curiosità più che altro di vedere un thriller che ci desse la possibilità di farci star lì con la testa: l'ambientazione di Londra da un perfetto contrasto con la mafia russa, come lo da L'america per quella italiana; il film scorre benissimo per più di 3/4 grazie a una interpretazione degli attori formidabile e una ottima sceneggiatura; purtroppo proprio nel finale ( a meno che il regista non abbia mirato a qualcosa che noi spettatori non concepiamo) è sicuramente deludente, mi ha lasciato con l'amaro in bocca: appena ho visto i titoli di coda mi sono cadute le p...e esclamando che non può finire così! E' così singolare questa faccenda che devo dare 2 votazioni a questa pellicola: un 8 per più di tre quarti del film e 2 per il finale inconcludente e stupido. voto media 5!